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18 aprile 2024

Castelfranco

Leone d’argento per Anagoor alla Biennale di Venezia

Illustre riconoscimento per la compagnia teatrale castellana fondata da Simone Derai e Paola Dallan

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Anagoor

CASTELFRANCO – Alla compagnia teatrale castellana Anagoor il Leone d’argento per il Teatro 2018 alla Biennale di Venezia. Lo ha stabilito il consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, facendo propria la proposta del direttore del settore teatro Antonio Latella. Il Leone d’oro e il Leone d’argento saranno consegnati il 20 luglio in apertura del 46esimo Festival Internazionale del Teatro.

 

Lo stesso giorno la compagnia Anagoor presenterà in prima assoluta ORESTEA – Agamennone, Schiavi, Conversio. Il 46esimo Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia si svolgerà dal 20 luglio al 5 agosto 2018.  

 

Fondata nel 2000 da Simone Derai e Paola Dallan, la compagnia Anagoor ha condotto un lavoro profondo sulla ricerca di un nuovo linguaggio attingendo a immagini e simboli che riconducono alla nostra memoria culturale. “Il lavoro di Anagoor – si legge nella motivazione della giuria - mai privo di una potente estetica, riesce ad avere una funzione divulgativa rispetto a grandi tematiche; Anagoor non è mai popolare nella scelta dei testi, eppure lo è, nobilmente, nella restituzione artistica. Ciò che rende il loro lavoro a tratti concettuale ma anche profondamente artigianale è il fatto che non demandano a nessuno la scelta artistica, riuscendo come collettivo a realizzare tutto da soli, dalla scrittura del testo alla costruzione di scene e costumi sempre di grande impatto, a tal punto che i loro spettacoli sono programmati in molti teatri italiani e stranieri”.       

 

“Abbiamo imparato strada facendo quanto costi spingere e fiorire come bucanevi laddove pare impossibile il germoglio, cercando lingue quando pare non ci sia più lingua, e difendendo coi denti la salvezza di un mondo, laddove pare che il mondo sia morto, smontato, fatto a pezzi, coperto d’oro, imballato e venduto o cementificato – afferma tramite una nota Anagoor ringraziando per il riconoscimento -. Abbiamo combattuto strenuamente tra i NO del ‘questo non è teatro’ e i NO del ‘teatro non è più’, rivolgendo il nostro personale interrogativo alla negazione e alla violenza dell’annientamento. Inventando strategie per sopravvivere. Inventando tentativi per superare l’abisso. Inventando un teatro. Un giorno a Fies Virgilio Sieni ci disse ‘Naturalmente voi sapete che essere un gruppo oggi è una chiara affermazione politica’. Lo stavamo imparando. Dal primo giorno, piegate le spalle, ci siamo sottoposti al carico”.  

 



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