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25 aprile 2024

Italia

Letta: ''Non c'è più tempo, agire subito contro disoccupazione''

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Letta: ''Non c'è più tempo, agire subito contro disoccupazione''

ROMA - ''Non abbiamo più tempo, dobbiamo agire subito''. E' il monito del premier, Enrico Letta, lanciato oggi in occasione del vertice a Palazzo Chigi tra Italia, Francia, Germania e Spagna. ''Occorre intervenire subito per contrastare la disoccupazione e in particolare quella giovanile'', ha detto Letta, secondo quanto riferito da fonti governative. Il Presidente del Consiglio ha sottolineato la fondamentale novità, costituita dalla partecipazione al vertice dei ministri del Lavoro e di quelli dell'Economia. Un 'format' che sta ad indicare come il contrasto alla disoccupazione vada combattuto, a livello di Unione europea, su entrambi e i fronti, lavoro e finanza.

Il vertice di oggi a Roma, il G8 la prossima settimana e il Consiglio europeo di fine giugno, come ha spiegato il premier, si collocano lungo un stessa direttrice per arrivare a mettere in campo risposte e misure concrete. Fondamentale, per Letta, è agire d'intesa con il Consiglio europeo e con la Commissione Europea. Domani il Presidente del Consiglio sentirà il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e quello della Commissione Josè Manuel Barroso.

Da qui a un anno ci saranno le elezioni europee, ricorda il premier, e "senza un cambio di passo il rischio è che i cittadini ci regalino il Parlamento più euroscettico della storia". Per Letta è necessario che l'Europa "cambi il passo".

I ministri stanno discutendo di come rafforzare il coordinamento tra politiche finanziarie e del lavoro, a livello nazionale e di Unione europea, per realizzare al meglio la lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile in vista dei prossimi impegni internazionali: il Consiglio europeo del 27-28 giugno, nella cui agenda alta priorità è stata attribuita proprio al tema della crisi occupazionale, l'evento di Berlino del 3 luglio e la riunione ministeriale del G20 a Mosca di metà luglio.

Prima del vertice europeo di fine giugno, il governo italiano, dice il premier Letta, presenterà un piano nazionale del lavoro. Dall'incontro di fine giugno bisognerà uscire, aggiunge il premier italiano, ''non con parole ma con fatti concreti'': con dei ''successi'' sull'unione bancaria e sul lavoro'' e ''sul contrasto alla disoccupazione giovanile''.

E proprio in occasione del Consiglio Ue di fine giugno, riferiscono fonti governative, si affronterà il tema del possibile coinvolgimento della Bei e delle casse depositi e prestiti dei quattro Paesi per dare sostegno alle piccole e medie imprese. Della questione si sta discutendo proprio oggi per il summit a Roma.

"E' condivisibile quello che ha detto Letta sulla disoccupazione" ha commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, oggi a Genova, commentando con i giornalisti le dichiarazioni del premier Letta per il quale Roma deve diventare la Capitale della lotta alla disoccupazione. "Credo che dobbiamo lavorare, anche perché fra un anno avremo noi la presidenza dell'Unione europea e quindi dobbiamo prepararci fin da adesso con delle proposte che facciano ripartire in primo luogo l'Italia - ha aggiunto - per ritrovare la crescita, e non solo nel nostro Paese, ma anche in Europa, perché in questo momento tutta l'Europa è in difficoltà e tra poco lo sarà anche la Germania".

In mattinata Letta aveva definito Roma nella giornata odierna "capitale europea della lotta europea contro la disoccupazione dei giovani". "Non è solo l'Ecofin - aveva il premier- il luogo che muove le decisioni". Letta ha quindi citato una frase di Federico Caffè "perfetta per il tempo che stiamo vivendo", ha detto, perché "diceva 'sciaguratamente al posto degli uomini abbiamo sostituito numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l'assillo degli equilibri contabili'".

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia delle candidature ai premi David 2013, ha ricordato: "Oggi si riuniscono a Roma i ministri del Lavoro, dell'Economia e delle Finanze dei quattro maggiori paesi europei: una combinazione interessante, perché il ministro del Lavoro vorrebbe creare occupazione, soprattutto per i giovani, ma è l'altro che tiene i cordoni della borsa, perciò averli messi insieme mi sembra un'iniziativa molto intelligente". "Quando nella borsa non c'è molto da pescare - ha aggiunto - scegliere tra necessità e possibilità è un compito difficile".

(Adnkronos/Ign)

 



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