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19 aprile 2024

Agenda

L'impianto Rettiliano e il Campo Morfogenetico

Quando l’armonia del mondo è resa manifesta nelle FORME e nei NUMERI, allora tutto è POSSIBILE

Incontri - Presentazioni

quando martedì 13 giugno, ore 20.30
dove Ex palestra Igea - Anzano di Cappella Maggiore, via Cal della Veia 30
prezzo all'ingresso sarà richiesto un contributo personale per la sostenibilità dell'evento
info Sonia 347 70 22 919
organizzazione Associazione Salusbellatrix
sito web www.salusbellatrix.it

“L’IMPIANTO RETTILIANO E IL CAMPOMORFOGENETICO”

con Adriano VIOLATO

 

Quando l’armonia del mondo è resa manifesta nelle FORME e nei NUMERI, allora tutto è POSSIBILE

 

L’idea che vi propongo per affrontare un argomento inconsueto e apparentemente stravagante, ma molto serio e complesso, ed è di porci con l’attenzione e giovialità del bimbo che si pone danzando e contando in un cerchio amorevole.

 

Ora la Madre Terra ci chiede attenzione; c’è grande distrazione, forse perché l’abbiamo troppo maltrattata (madre terra) sia involontariamente che volontariamente. Di fatto ci troviamo impegnati in un cammino di coscienza e consapevolezza costantemente sotto scacco da informazioni di un malessere totale, che spesso nulla hanno di ragionevolmente oggettivo. In alcuni casi, per qualcuno, ci si trova in presenza oggettiva di forze estranee, non classificabili, forze aliene provenienti da altre galassie.

 

Ho trovato uno scritto di J. Lash sugli “arconti”, che ci premette avere delle informazioni curiose di come si possano gestire queste energie non classificate, non identificate, che nel tempo causano dei veri e propri apparati energetici cristallizzati e amalgamati attorno al corpo, non identificati, definiti come: “IMPIANTI RETTILIANI”

 

“Tra gli elementi inconsueti della letteratura gnostica, il più strano è certamente quello che concerne gli arconti, figure che rappresentano un vero e proprio enigma. - Dove possiamo collocare queste strane entità nello ambito dei miti terrestri? - Sono da considerare entità reali appartenenti ad una specie a sé stante di origine non terrestre? - Qual è il loro rapporto con ‘Gaia’, l’intelligenza della biosfera del pianeta? - In che modo tali entità si rapportano alla umanità? Il nome deriva dal greco archai (origine delle cose e del tempo).

 

Nel mondo classico mediterraneo l’appellativo arconte era utilizzato per indicare il governatore di una provincia oppure – più genericamente – qualsiasi autorità religiosa o governativa. Da qui il plurale, arconti, il quale viene spesso tradotto nei testi gnostici come “le autorità” (Non esiste una parola copta equivalente ad ‘arconte’).

 

Nella mia abitudine di tentare l’impossibile, propongo tre definizioni, o tre livelli di definizione:

 

Primo livello: cosmologia.

Nella cosmologia gnostica gli arconti sono una specie di esseri inorganici emersi nel sistema solare prima della formazione del pianeta Terra. Sono cyborg che abitano il sistema planetario (terra, sole e luna), il quale viene descritto come un mondo virtuale (stereoma) in cui si manifesta la proiezione delle forme geometriche emanate dal pleroma, regno dei creatori, gli Dei cosmici. Gli Arconti sarebbero quindi una vera specie con un proprio habitat, e potrebbero anche essere considerati come entità simili a divinità, ma prive di intenzionalità (libero arbitrio), e mosse da una nefasta tendenza ad allontanarsi dai loro confini per invadere il regno umano. Si narra che gli arconti soffrano di invidia nei confronti della umanità, dotata del libero arbitrio di cui essi sono sprovvisti.

 

Secondo livello: psicologia.

Nella psicologia gnostica, scienza noetica delle scuole misteriche, gli arconti rappresentano una forza aliena la quale si intromette subliminalmente nella mente umana per sabotarne i processi e deviarla verso pensieri insani e scorretti. Non è a causa loro che agiremmo disumanamente, in quanto tutti noi abbiamo il potenziale di rinnegare nei fatti la nostra umanità innata e violare la verità nei nostri cuori – ma spesso a causa delle loro ingerenze i nostri errori si incancreniscono e cronicizzano. Se messi di fronte alle nostre azioni crudeli talvolta avremmo il potere di prenderne atto e poi correggere, contenere la aberrazione. Ma ovviamente non sempre tutto ciò accade. E’ proprio nella esagerazione e nella cronicizzazione delle nostre tendenze folli e disumane, nella devianza della nostra innata intelligenza, che gli gnostici hanno riconosciuto la ingerenza di una specie non terrestre la quale razzola nei peggiori difetti umani. Quindi, gli arconti sarebbero in sostanza dei parassiti psico-spirituali. Eppure, in quanto figli dello Eone Sophia, sarebbero anche nostri parenti cosmici.

 

Come entità inorganiche di due tipi, embrionali e rettiloidi, gli arconti sarebbero in grado di penetrare la atmosfera terrestre ed agire per terrorizzare gli esseri umani, sebbene non vi sia ragione o scopo di queste incursioni, e non abbiano alcun particolare obiettivo da realizzare qui. Lo statuto ontologico degli arconti dunque sembrerebbe duplice: esisterebbero sia sotto forma di specie aliena indipendente dal genere umano, sia sotto forma di presenze nella nostra mente, una sorta di software psichici operanti nel nostro ambiente mentale. Il rischio derivante dalla invasione del nostro software mentale è di gran lunga maggiore di qualsiasi rischio fisico innescato dalla violazione della biosfera. Attraverso telepatia e suggestione essi tentano di sviare la nostra evoluzione dalla giusta rotta. La loro tecnica più efficace si avvale della ideologia religiosa e della progressiva sostituzione dei loro pensieri ai nostri. Secondo gli gnostici una delle tattiche principali degli arconti consiste nel salvazionismo giudaico – cristiano. La nostra capacità di individuare e discernere le forze aliene che lavorano nella nostra mente sarebbe quindi fondamentale per la nostra sopravvivenza all’interno del Creato.

 

Terzo livello: sociologia.

Nella visione gnostica della società umana gli arconti sono forze aliene che agiscono per mezzo di sistemi autoritari, compreso il sistema della fede, per indurre gli esseri umani a rivoltarsi contro il loro potenziale innato e distruggere la loro simbiosi con la natura. Ma tutto ciò accade di riflesso, in quanto gli arconti non sarebbero in grado di agire direttamente sulla umanità, senza la sua attiva collaborazione. Più che agenti del male, essi agiscono per indurre in errore. E’ quando viene ripetuto con la consapevolezza di essere nel torto, che l’errore umano si trasforma in male ed agisce contro il piano universale della vita. Lo gnosticismo asserisce che gli arconti sfruttino la nostra tendenza a non correggere i nostri errori, per acquisire potere sul genere umano. E chiunque si adoperi per facilitare il loro compito può essere considerato una sorta di arconte minore, un accessorio degli arconti. In che modo un essere umano potrebbe assistere gli scopi degli arconti? Ad esempio adottando i loro programmi mentali.

 

Cioè adattandosi alla intelligenza aliena e assorbendone i principi come fossero di matrice umana. Oppure conformandosi – attivamente o passivamente – alle agende proposte o imposte dal potere. Jacques Lacarriere suggerisce come gli gnostici riscontrino l’impronta umanizzata degli arconti in tutte quelle strutture e sistemi autoritari che negano l’autenticità e la autodeterminazione dello individuo. Sostiene inoltre che gli gnostici identifichino “un carattere fondamentalmente corrotto di tutte le imprese ed istituzioni umane: il tempo, la storia, i poteri, gli stati, le religioni, le razze, le nazioni …” (The Gnostics, pag 24.)

 

La corruzione non si verifica perché gli esseri umani commettono errori, ma perché tali errori non vengono mai corretti. Lacarriere asserisce che gli gnostici siano giunti a questa conclusione “attraverso la osservazione razionale del mondo naturale e del comportamento umano.” In definitiva, afferma la “tesi secondo cui tutto il potere – qualunque esso sia – è una fonte di alienazione … Tutte le istituzioni, le leggi, religioni, chiese e poteri non sono altro che una mistificazione e una trappola, il perpetuarsi di un antico inganno.” (Ibidem. pag 28-29)” Tutto ciò può sembrare una visione cupa delle cose umane, ma data l’evidenza della esperienza storica (per non parlare dei fatti di attualità), non si può dire che sia errata o esagerata.

Ora è tempo di pratica e sperimentazione

 

ESPAVO ANIME IN VIAGGIO

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