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20 aprile 2024

Castelfranco

L'intervista al candidato

Matteo Favero nel Collegio di Castelfranco Veneto

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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L'intervista al candidato

CASTELFRANCO - E' iniziata l'ultima settimana di campagna elettorale. Per favorire la conoscenza di candidati rappresentativi dei tre poli, che si contendono il primato, saranno intervistati alcuni di loro. Cominciamo con Matteo Favero, 37 anni, cresciuto nel territorio del Collegio uninominale per la Camera di Castelfranco Veneto.

37 anni, ha esperienza lavorativa internazionale, in veste di consulente del Governo per la Cooperazione italiana in Etiopia ed Eritrea. Ha collaborato dal 2007 con il PD alla Camera dei Deputati, occupandosi di ambiente, green economy, agricoltura di qualità, Made in Italy e innovazione. E' presidente della Associazione nazionale per il clima Globe Italia.

 

D. Per quale motivo si è candidato?

R. Per ridare fiducia alle persone del mio territorio, affinché il Veneto, in particolare la Marca trevigiana e il Veneziano, si confermi terra di lavoro e di sviluppo e diventi anche e sempre di più riferimento per la sostenibilità, la solidarietà/ inclusione e i diritti, consapevole della sua capacità di affrontare le sfide del domani. #lamiaterrailvostrouomo.

D. Un'idea forte del suo programma...

R. Per guardare con fiducia alle sfide del futuro non ci sono oggi ricette straordinarie o promesse improbabili da fare. La mia promessa è fatta dell'impegno, del lavoro e della concretezza, che voglio mettere a disposizione per continuare la stagione di riforme intrapresa dal PD. Il mio riferimento è quell'antica tradizione, fortissima nel Trevigiano e nel Veneziano, di valori, civismo e solidarietà frutto dei sacrifici e del sudore delle nostre madri e dei nostri padri. #lamiaterrailvostrouomo.

D. Castelfranco: la Città di Tina Anselmi...

R. Di lei vorrei ricordare tre aspetti che mi stanno molto a cuore: a) il patrimonio di valori che ha caratterizzato tutta la sua vita; b) il costante suo interesse per l'antifascismo, oggi divenuto ancora più centrale nel Paese; c) la sua dedizione verso gli altri.

D. Qualche problema castellano riconducibile alla sua figura di Ministro della Sanità...

R. Guardando e osservando il suo impegno di Madre della Repubblica, si coglie nell'atmosfera la beffa della chiusura concreta dell'Ospedale di Castelfranco, che sta vivendo un suo sostanziale depotenziamento. Mi auguro che gli 86 milioni di euro, arrivati in questi giorni da Roma possano salvare il nostro Ospedale.

D. La sua esperienza pluriennale in Africa facilita un chiarimento del suo pensiero sui migranti, un tema molto caldo...

R. Viviamo una transizione epocale, che deve fare i conti con la demografia: la popolazione africana raddoppierà nei prossimi 25 anni, per cui la prospettiva corretta deve essere non quella di alzare i muri, ma di organizzarci per garantire una loro presenza, che accetti le nostre leggi e regole, su cui bisogna puntare sistematicamente. I dati finora disponibili registrano questa situazione: l'Italia ha l'8% di migranti, la Germania il 9% e la Spagna il 10%. Oggi i migranti contribuiscono e concorrono con 11 miliardi di euro a garantire le pensioni dell'INPS. Inoltre va sfatata un'altra leggenda: i migranti non ci tolgono il lavoro, perché impegnati in lavori non specializzati.

D. Come sta muovendosi in questa campagna elettorale?

R. In sintonia con il programma nazionale del PD ho programmato 100 tappe nel mio collegio, per presentare i 100 interventi effettuati dai Governi PD di questa Legislatura.

D. Una sintesi degli elementi colti durante questi incontri...

R. Ho notato molta curiosità nei miei confronti e interesse a conoscermi; alla gente interessa molto che prosegua l'attività del Governo a favore del lavoro; riconosce al PD il tentativo di dare continuità in quanto forza che suscita tranquillità e non paura; purtroppo la gente non riesce più a socializzare e vive con tanta solitudine e negli anziani anche molta paura. Proprio questo disagio ha impedito di mettere degli anticorpi, i vaccini per cogliere per tempo il comportamento scorretto e senza scrupoli degli amministratori della banche venete, che hanno tradito i risparmi della nostra gente.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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