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19 aprile 2024

L'OBBEDIENZA DEI GESUITI

Categoria: Istruzione - Tags: Ignazio di Loyola, gesuiti, obbedienza, San Filippo Neri, Jonny Dorelli

immagine dell'autore

Francesca Salvador | commenti | (50)

L'OBBEDIENZA DEI GESUITI

 

Mi è sempre piaciuto, San Filippo Neri.

Forse perchè egli è stato senza dubbio uno dei santi più bizzarri della storia della Chiesa, oppure perchè  è stato definito santo della gioia o buffone di Dio.

Colto e creativo, amava accompagnare i propri discorsi con un pizzico di buon umore.

Radunava attorno a sé un nutrito gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando, in quello che sarebbe in seguito divenuto l'oratorio, scuola per l'educazione dei ragazzi.

In tempi nei quali la pedagogia era autoritaria e spesso manesca, Neri si rivolgeva ai suoi allievi  con pazienza e benevolenza: ancora oggi si ricorda la sua esortazione in romanesco:

«State bboni (se potete...)!».

 

Un'altra sua celebre frase, un'imprecazione di impazienza poi attenuata dall'augurio della grazia del martirio: «Te possi morì ammazzato... ppe' la fede!».

 

 

Dialogo  tratto dal film State buoni se potete di Luigi  Magni, 

conversazione fra San Filippo Neri ed Ignazio di Loyola, fondatore dell'ordine dei gesuiti, sulla perfetta forma di obbedienza:

Perinde ac cadaver, allo stesso modo di un cadavere

(non pensate più con la vostra testa, ci pensa qualcun'altro per voi!)

 

 

 

 

Qui il film completo:

 

http://www.youtube.com/watch?v=PN-frQN4MoM

 

 



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Anche in questo caso una interpretazione errata di un fatto reale, cara Francesca. Il Perinde ac cadaver non è certo intimazione a non pensare con la propria testa ma una regola ordinistica all’obbedienza assoluta verso i superiori, che son due principi del tutto diversi. Per fare un esempio facilmente accessibile: Papa Francesco è gesuita e non è certo uno che abbia rinunciato a pensare, neppur quando non era la massima autorità della Chiesa.
PS: Spero non darai in escandescenze insultandomi anche ‘sta volta, che non fa mai “netiquette”, per aver pacatamente e nuovamente rilevato questa tua propensione a forviare.

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"...una regola ordinistica all'obbedienza assoluta verso i superiori..."

appunto.

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E per favore, non insultarmi, come fai di solito, poichè non sono in accordo con le tue idee.

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Definizione
di "perinde ac cadave" dall'enciclopedia treccani: "Formula adottata dai gesuiti per esprimere, iperbolicamente, la sottomissione assoluta alla regola e alla volontà dei superiori, con rinuncia alla propria personalità".
Certo che a lei basta scrivere, scrivere e scrivere... tanto per fare polemica.

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Appunto, figliuolo, la Regola non richiede la rinunicia al diritto di pensare con la propria testa, come erroneamente sostenuto dalla la Tua Guru di riferimento.
PS: Mi fa picere che i miei scritti ti stimolino alla consultazione della Treccani (T maiuscola...)

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cit.

"Appunto, figliuolo, la Regola non richiede la rinunicia al diritto di pensare con la propria testa, come erroneamente sostenuto dalla la Tua Guru di riferimento. "

definizione:

"...la sottomissione ASSOLUTA alla regola e alla VOLONTA' dei superiori, con RINUNCIA ALLA PROPRIA PERSONALITA'".

APPUNTO

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Inoltre potresti essere più "etiquette" e non far notare gli altrui errori dati non da ignoranza, ma dal tempo e modo in cui si scrive in internet.

Sicuramente Marco sa che Treccani si scrive con la maiuscola, o vuoi farmi credere che tu utilizzi sempre la parola "picere" al posto di "piacere" poichè non sai l'italiano?

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Magari nella mia umanissima imperfezione mi scapperà qualche errore di ortografia, di cui mi scuso con tutti i lettori di OT, ma almeno non vado in giro a dire che i tumori si curano con la Vitamina C, che bisogna mangiare solo spezzatino di frutta, che la Spectre vuol sterminare l'umanità con le scie aeronautiche, che l'Italia ha perpetrato due anni fa il genocidio di un popolo sovrano (quale non saprei).
Oddio adesso s' infuria...

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Ti sbagli, caro Michele,

non ti ho mai fatto notare errori di ortografia (so benissimo che sono solo refusi, mi sembra che tu sappia scrivere bene)

Come al solito, travisi a tuo vantaggio quello che ho detto,
e allora, precisiamo:

ti ho solo fatto notare, che potresti essere più gentile con le persone, sei tu che hai messo i puntini sulle i con Marco, facendogli notare l'errore della minuscola, potevi lasciar correre, come gli altri fanno con te.

Per le idee è diverso
noi due la pensiamo in modo diametralmente opposto, è vero, ma ciò non è sufficiente per travisare tutto ciò che scrivo, della serie:

-non ho mai detto che si debba mangiare solo la miam-o-fruit, ho solo voluto condividere con le persone un piatto sostanziioso che magari non conoscevano. Non ti piace? e allora? nessuno ti obbliga a provare, ovvio, ma una cinquantina di persone, dopo averla letta su OT, mi ha riferito che la sta provando e sembra che siamo soddisfatte. Questo ti crea dei problemi?

Ognuno deve fare ciò che si sente di fare, vale per te, ma anche per gli altri...

-che i governi utilizzino anche odiernamente, all'insaputa delle popolazioni armi batteriologiche con la complicità dei militari, mi sembra di averlo chiarito abbastanza, ti puoi trovare da solo i documenti desecretati...

-che i tumori si possano curare anche con la vitamina C non lo dico io, ma il due volte premio Nobel Linus Pauling, fatti la tue ricerche...

- che l'Italia due anni fa si sia intromessa negli affari interni di un popolo sovrano, prestandosi ai giochi di potere imperialisti, è cosa risaputa. Ah, ma forse tu sei un lettore di Repubblica, Corriere, Giornale, Stampa. Messaggero ecc.. capisco, beh, non è colpa mia ;)

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Penso di riferisca alla Libia di Gheddafi

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vinci una pizza!!! ;)

ciao

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Le convinzioni di Pauling sulla capacità terapeutica della vitamina C sono state da molti anni ampiamente ridimensionate. Per non dire azzerate (anche i Nobel sbagliano). Purtoppo nel frattempo è andato dilatandosi a dismisura il business vitamine - sali minerali -integratori venduti a camionate anche nei supermercati. Il sovradosaggio di questi elementi come certo saprai produce effetti negativi anche importanti (tranne che alle tasche di chi vende 'sta roba). Circa le armi batteriologiche se hai dati credibili in mano inoltra denuncia alla Procura della Repubblica, finiamola con le barzellette!
Circa il popolo sovrano: falso, quel popolo era sottomesso a un dittatore cui si stava ribellando e lì l'Italia non ha perpetrato alcun genocidio oltre ad aver appoggiato un intervento avvallato dall' ONU. Circa lo spezzatino di frutta beh...vuria veder, sti qua che i è entusiasti, magnar spezzatino di frutta mattino pranzo e cena ogni dì ...ma dai, conteghea a 'n altro!


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Bastanzetti senza freni!!! Sembravo K.O. ma con un colpo di reni si rialza da terra e sferra due pesantissimi colpi all'avversaria Salvador, la quale sarà in grado di contraccambiare, oppure intontita finirà al tappeto? Si prospetta un'altro round durissimo aperto ad ogni risultato! Cari lettori non lasciate proprio ora il blog di OggiTreviso che se ne vedranno ancora delle belle!!!!!!

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Grazie Vecio! ti assumo come Secondo . Tra l'altro, nonostante qualche minchiata che hai scritto nel passato, mi sei sempre stato globalmente simpatico.

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La minchiata del passato scommento fosse la "bretella" di cui sono stato sempre favorevole anche se devo dire che non ho mai approvato la chiusura della via Mascagni secondo me un errore grandissimo e con quell'inutile sottopasso, e non mi piace per niente il collegamento con via della Bressana dove le macchine fanno le chicane per attraversare la bretella e proseguire dritti. Spero che la prossima amministrazione faccia qualcosa per risolvere queste 2 situazioni perchè mi pare che l'attuale abbia oramai finito idee e fondi.
Saluti

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cit.
"Le convinzioni di Pauling sulla capacità terapeutica della vitamina C sono state da molti anni ampiamente ridimensionate. Per non dire azzerate"

vai a raccontarla a chi è guarito (anche a Vittorio)!

cit.

"Circa le armi batteriologiche se hai dati credibili in mano inoltra denuncia alla Procura della Repubblica, finiamola con le barzellette!"

vai a raccontarla a chi ci ha provato e ci ha rimesso alla grande!



cit.

"Circa il popolo sovrano: falso, quel popolo era sottomesso a un dittatore cui si stava ribellando e lì l'Italia non ha perpetrato alcun genocidio oltre ad aver appoggiato un intervento avvallato dall' ONU"

vai a raccontarla ai libici che si sono trovati una nazione distrutta da ratti occidentali, ah, no scusa, amiamo chiamarci "esportatori di democrazia"!


cit.

"Circa lo spezzatino di frutta beh...vuria veder, sti qua che i è entusiasti, magnar spezzatino di frutta mattino pranzo e cena ogni dì"

raccontala a loro e non a me. Ma che, hai degli interessi nella propaganda di cibo spazzatura?!


e finiscila di raccontare barzellette in OT.

Anzi no, continua, che sei fonte continua di ilarità per noi tutti.

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Lei si curi pure come vuole, anzi, si faccia anche il vaccino antinfluenzale gia che c'è.
L'importante è sapere che ci sono medicine alternative, e nessuno dovrebbe permettersi di denigrarle, tanto meno lei, che a quanto ne so non è certo un luminare della scienza.

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Io non denigro mai, figliuolo. Io vorrei mettere (ci provo almeno) garbatamente in guardia i facilmente suggestionabili dal Verbo Suadente dei Guru De Noantri. Poi ognuno faccia quel che crede.

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Eh, si , caro Marco,
ringrazia questo novello tolomeo che di vuole salvare dalle grinfie di questi guru copernicani..

buona notte a tutti,
dopo la miam di oggi,
questa sera...pizza! (solo mezza però)

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A proposito, Marco,
non senti il suono suadente del paternalissimo "figliuolo"??
eddai, sii bravo, dai retta all'autorità, loro sanno sempre quel che è giusto per te...

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Al bocia (Marco), non sa evidentemente che ha a che fare con il titano dei blog, la vecchia volpe del web, il massacratore on line di giornalisti e commentatori. Siamo in pochi che riusciamo a tenere testa al Bastanzetti, ne so qualcosa. Consiglio al figiuolo di alzare in fretta bandiera bianca.

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Tolomeo maiuscolo; copernicani va ben minuscolo.

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Ahahahahah, messi K.O. tutti e 2 in un solo colpo!

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MI fa piacere che sia la Francesca che il mio Secondo, l'inossidabile Politicamente Scorretto, colgano il sottile umorismo che caratterizza il mio modo di inerloquire, mai inquinato da malafede o cattiveria.
Strappare un sorriso è un'arte molto difficile. E poi, parafrasando i padri latini: cosa vieta che anche sorridendo e facendo sorridere si dica la verità?

PS: Ehi, Secondo, tiente pronto par el prossimo match che la Donna è tenace e un filino permalosetta e tornerà sicuramente alla carica!

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Effettivamente devo ammettere che questo blog mi fa fare sempre sorridere, domani penso anch'io tornerà alla carica ringalluzzita da una pizza alla vitamina C.......

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Lei più che altro mi sembra un pappagallo che da ragione sempre al suo padroncino Bastancetti... altro che tenergli testa!
Per quanto riguarda poi il " massacratore on line di giornalisti e commentatori"
(questa si che fa ridere) che dire... se il signore si diverte così, criticando tutto e tutti senza argomentazioni valide, mettendo in guardia i lettori dai pensieri fuorvianti dei "brutti e cattivi", forse che debba dare sfogo a qualche frustrazione repressa?



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Ora lo concio per le feste:
A me pare che questo bocia (Marco) sia uno che sia nato con internet e quindi crede che tutto quello che venga messo al suo interno corrisponda a verità assoluta ( vedi panzane come scie chimiche milioni di morti dovuti all'aspirina e vitamina C che guarisce i tumori). Prova a ragionare con la tua testa e non con quello che ti inculcano in testa santoni e veggenti on line. Sappi che questi lucrano su queste cose e hanno un tornacconto non indifferente dalla messa in rete di panzane. Questo comporta produzione di libri,siti web,convegni,incontri,film ecc ecc dove un sacco di persone ci mangiano sopra. Per inciso nessuno gli vieta di farlo come nessuno vieta a me è al Bastanzetti di dire che sono solo un gran mucchio di cazz......
Ho avuto posizioni opposte a Bastanzetti su un sacco di cose e gli avevo pure diagnosticato un comportamento ossessivo-compulsivo-maniacale nei confronti della bretella in passato, ma quando si tratta di dargli una volta ragione gliela do punto e basta.
Quindi egregio bocia vedi de tornar su sul pomér da dove te se vegnést zó che no te se ancora fát prima de darme del pappagallino!

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Mi dispiace per lei, ma sono nato quando ancora si telefonava nelle cabine telefoniche, si usava la macchina da scrivere e soprattutto, la verità andava scovata con difficoltà nelle librerie, a caccia di quei scritti che divulgavano le cose come stavano veramente.
Quindi il termine "bocia" può appiopparselo a lei o se ne ha, hai suoi figli.

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Ora lo concio per le feste:
A me pare che questo bocia (Marco) sia uno che sia nato con internet e quindi crede che tutto quello che venga messo al suo interno corrisponda a verità assoluta ( vedi panzane come scie chimiche milioni di morti dovuti all'aspirina e vitamina C che guarisce i tumori). Prova a ragionare con la tua testa e non con quello che ti inculcano in testa santoni e veggenti on line. Sappi che questi lucrano su queste cose e hanno un tornacconto non indifferente dalla messa in rete di panzane. Questo comporta produzione di libri,siti web,convegni,incontri,film ecc ecc dove un sacco di persone ci mangiano sopra. Per inciso nessuno gli vieta di farlo come nessuno vieta a me è al Bastanzetti di dire che sono solo un gran mucchio di cazz......
Ho avuto posizioni opposte a Bastanzetti su un sacco di cose e gli avevo pure diagnosticato un comportamento ossessivo-compulsivo-maniacale nei confronti della bretella in passato, ma quando si tratta di dargli una volta ragione gliela do punto e basta.
Quindi egregio bocia vedi de tornar su sul pomér da dove te se vegnést zó che no te se ancora fát prima de darme del pappagallino!

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Opps messo dentro 2 volte.

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Guarda, figliuolo, che quando il Politicamente mi ha dato del "massacratore" faceva pura ironia. Poi, sarà anche vero che talvolta prende delle "cannate" ma non mi è mai parso il leccapié di nessuno. Tu, piuttosto, non è che sei stato intellettualmente irretito dal carisma della Francesca? eh siamo stati giovani ed inesperti anche noi... occhio a non farti plagiare, figliuolo...

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per Bastanzetti.

No, no, non c'è nulla di sbagliato, novello tolomeo, non crederai mica di poterti fregiare della maiuscola come LUI??

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Caro Marco,

Come vedi se la cantano e se la suonano fra loro, facendosi pure i complimenti per la vacuità dei loro discorsi.

Sono così supponenti e la loro mancanza di rispetto così spudorata che schizzano veleno contro chiunque apra “penna” con idee diverse.

Non li ha nemmeno sfiorati il pensiero di commentare le mie considerazioni, a parte che, se lo facessero seriamente (e per seriamente non intendo in modo serioso, si può anche essere scherzosi nello scrivere) tutte le loro cosiddette certezze crollerebbero.

Quanto poi a dire unilateralmente chi ha messo K.O. chi, ti fa capire che l’unica cosa che stanno ricercando, non è la verità, o, quantomeno uno spiraglio, no, è tutt’altro…

questo lo hanno ben capito anche le centinaia di persone che ci seguono ma che non si azzardano minimamente a commentare, per timore di innescare la furia distruttiva di questi “massacratori” vittoriesi, che tanto mi ricordano alcuni personaggi di Agorà.

(a proposito, ridendo, alcuni mi hanno chiesto se nella nostra zona deteniamo il primato di…)


TUTTO, FUORCHE’ RISPONDERE A QUESTO:

cit.

"Appunto, figliuolo, la Regola non richiede la rinunicia (refuso) al diritto di pensare con la propria testa, come erroneamente sostenuto dalla la Tua Guru di riferimento. "

definizione:

"...la sottomissione ASSOLUTA alla regola e alla VOLONTA' dei superiori, con RINUNCIA ALLA PROPRIA PERSONALITA'".

APPUNTO


PERCHE’?

Perché non ne sono assolutamente in grado.

Ripeto:
"...la sottomissione ASSOLUTA alla regola e alla VOLONTA' dei superiori, con RINUNCIA ALLA PROPRIA PERSONALITA'".

E se ancora quei due non l’avessero capito:

"...la sottomissione ASSOLUTA alla regola e alla VOLONTA' dei superiori, con RINUNCIA ALLA PROPRIA PERSONALITA'".


Bastanzetti e compare. impersonano ESATTAMENTE questo tipo di personalità.


A quanto pare, al di là dell’età anagrafica, abbiamo fatto lo stesso percorso.

Eh sì, che difficoltà scovare libri col lanternino che portassero una tesi diversa, con dati, ricerche serie e non per spirito di contraddizione, ma per spirito di osservazione.

Si stava male, e medico dopo medico, da quello di condotta, come nominato allora, su, più su, verso i vertici della scale specialistiche, e nessuno ci capiva un…

e giù diagnosi, le più disparate (trovarne due che dicessero la stessa cosa era impresa ardua) e avanti con le sporte di medicine….

Calvari inauditi… poi l’avverarsi del detto “quando l’allievo è pronto…”

Dai primi risultati, non mi sono più fermata. A volte col progredire, si abbandonano anche idee che sembravano corrette, che magari hanno dato dei risultati, ma che non combaciano più con le nuove condivisioni.


Sai, qualcuno ha detto: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci.
Personalmente non ho mai vinto nulla, se non la gioia di vedere che idee invise alla maggioranza dei cosiddetti “siensiati”, ora, sono entrate nel sapere comune.

L’unica amarezza: se fossero state verificate 100 anni fa, quando proposte, invece di essere osteggiate, quante persone in più avrebbero potuto salvarsi?

30 anni fa deridevano quando asserivo che amalgami, vaccini, fluorizzazione erano dannose.

Mi davano della retrograda e scientificamente disinformata quando esternavo il pensiero che il latte materno fosse migliore di quello “maternizzato”.

Mi deridevano anche quando cercavo di spiegare ai medici che con una alimentazione diversa da quella che insegnavano loro si potevano guarire o prevenire innumerevoli malattie.

E quando mi rifiutavo di somministrare 10-15 volte l’anno, antibiotici ai bimbi, dicendo altresì che in futuro questo eccessivo loro utilizzo avrebbe avuto amari risvolti, venivo aspramente criticata.

Vent’anni fa i pediatri si facevano grosse risate quando asserivo che i neonati dovessero assumere solo latte materno fino a 8-9 mesi.

Ecc ecc., immagino ci sia passato pure tu.

Ciao,

Francesca

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Ovviamente non l'ho letta, visto che si tratta di missiva riservata ma chiedo, vista la tolstojana lunghezza, si tratta forse di un nuovo genere letterario?
PS: Francesca, i "mi piace" sono paurosamente crollati, ultimamente. Forse è il caso di inventarsi qualcosa...

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Non scrivo per i "mi piace",

... eppoi, queste informazioni le avevo già passate abbondantemente in internet, quandi sono abbastanza conosciute, e non ho ritenuto opportuno condividerle come le altre, per mancanza di tempo.

Stessa procedura anche per i prossimi post.
Quando ci saranno invece delle novità, allora posso condividere un po'.

davvero non l'hai letta?

mah!





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Cara Francesca,
ma perchè i militari sono sempre colpevoli, anche di usare le armi chimiche?
Ma dove hai letto questa notizia?
E perchè l'ubbidienza è per forza negativa?
Regole e valori sono in simbiosi tra loro, senza valori, non esistono regole e senza regole qualsiasi società si sfalda (e non parlo di regole ferree o di leggi, ma di punti fermi che esistono in qualsivoglia gruppo di individui).
Talvolta ti meraviglieresti di quanto siano in linea con il tuo pensiero le persone che sanno obbedire. Solo obbedendo con umiltà, come indicava San Benedetto, si è nelle condizioni di crescere intellettualmente.
Tuo Felix Tabarly

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Caro Felix,

grazie per il tuo commento.

L'ubbidienza non è per per forza negativa, anzi.

Inutile qui enumerare in quali e quanti modi, sono più d'accordo di te.

Tu parli di mare (il tuo ultimo post mi è piaciuto moltissimo) e questo è un ottimo esempio.

Quello che volevo sottolineare è che, l'ubbidienza non è solo e sempre un valore positivo, come ci hanno abituato a pensare.

Quando le leggi che ci vengono imposte sono ingiuste, quando gli atti che ci vengono richiesti vanno contro i principi di umanità, dovremmo disubbidire.

Se lo facessimo già ai primi sentori, forse molte delle tragedie piccole o grandi che siano, che si compiono nel mondo, potrebbero essere evitate.

Ovviamente tutto ciò non è facile, anzi, forse non succederà mai... ma che vuoi, sognare non mi costa nulla!

Uno degli esempi più belli degli ultini decenni, nel fatto di non ubbidire sempre ciecamente ma di mediare gli ordini con la nostra capacità di discernimento, è quello del russo che ha salvato il mondo. Lo conosci?

Per quanto riguarda i militari, piacerebbe anche a me, che gli eserciti esistessero solo per difesa delle nazioni, purtroppo sono convinta che viviamo in un mondo orwelliano in cui "la pace è guerra e la guerra è pace".

Il significato delle parole, in questa neolingua, tutto stravolge.

Se ti fa piacere ne possiamo parlare ulteriormente.

Un cordiale saluto, con l'augurio di una miriade di giorni sereni,

Francesca


Ah, dimenticavo,
hai nominato i benedettini.

I benedettini mi piacciono molto, come ordine....
Uno dei motivi è perchè sono gli unici che non si sono sottoposti al papato, mantenendo la loro indipendenza, e perchè mantengono all'interno della loro confederazione mondiale, una collaborazione - cooperazione non basata sulla gerarchia come comunemente la intendiamo.

Qualche mese fa, ho conosciuto l'Abate Primate dei benedettini, e quando mi ha invitata presso la sede mondiale a Roma, abbiamo avuto una interessantissima conversazione proprio sull'ordinamento e il funzionamento di queste splendide comunità, che ho preso ad esempio per un più ampio discorso di macro-economia. E devo dire che è rimasto favorevolmente colpito.



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Sarà solo una mia impressione ma le risposte di Francesca risultano cortesi e genuine anche di fronte a sterili (in quanto perlopiù prive di argomentazioni) critiche . Auguro a tutti di rendersi almeno conto che il mondo sta cambiando e che necessita di superare vecchi paradigmi ideologici e spirituali, non c 'è nulla da temere nel cambiamento c'è (vice-versa) molto da temere nel rimanere ancorati a vecchie .... superstizioni.

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A me invece le risposte di Francesca paiono come grandi volute di fumo talora pure tossico, tipo quei pan e vin dove si butta di tutto e stentano pure a bruciare perché sono anche bagnati...
PS: Mitico l'intervento del Comandante Tabarly. ORA ANCHE LA MARINA E' CON NOI!

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cit.

"la marina è con noi!"

Ne sei così sicuro?

Ne dubito proprio e ti spiego perchè.

Felix Tabarly, può avere idee diverse dalle mie, anzi quasi certamente è così, ma non mi sognerei mai di accomunarlo a "voi".

Ma hai letto il suo intervento?

La cortesia e il rispetto che questa persona ha manifestato nei miei confronti pur dissentendo dalle mie affermazioni sono lontane anni luce da qualsiasi tuo "sfarfugliamento".

Mi dispiace tanto, parafrasando un celebre slogan:

"Tòni, non ci sono paragoni"

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E' ovvio che un Comandante si esprime sempre con forbita galanteria verso una Signora, mentre noi cannonieri siamo un pochino più "diretti" nel centrare il bersaglio. Ma, così a naso, direi che comunque fra il Comandante e noi sussistono vedute molto simili su certi argoment e su certi ammutinati...
PS: Una volta, ben che andasse, gli ammutinati li legavano ai remi. Gran bei tempi, gran bei tempi...

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e magari... anche bruciarli, qualche volta.

Ti piacerebbe eh?

Io invece adoro "Gli ammutinati del B..."

no, no che hai capito??!

Non gli ammutinati del Bastanzetti, GLI AMMUTINATI DEL BOUNTY!


Preferisco il capitano, e non cambio idea.

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Sono rimasto così sorpreso dagli interventi che si sono succeduti alla mia modesta richiesta di chiarimento a Francesca.
Non volevo sollevare un vespaio, nè criticare una persona che ha il coraggio delle proprie idee giuste o sbagliate che siano.
Desideravo solo fare riflettere Francesca che spesso diamo giudizi senza renderci conto appieno del valore delle parole.
E' chiaro che da ex militare mi sento toccato da affermazioni che mettono in dubbio la correttezza della mia specie, peraltro in via di estinzione come i panda (forse dovremmo essere anche noi protetti dal WWF). E' vero che essendo una persona che ha scelto di vivere sul mare, il mio essere militare veniva sempre dopo il fatto di essere marinaio.
La mia voleva essere un apprezzamento alla discussione che era nata dall'articolo di Francesca. Se questa è nata significa che l'argomento è di interesse o le cose dette hanno stimolato chi leggeva.
Le discussioni sono sempre positive se le persone che vi partecipano sono oneste intellettualmente e non scrivono per partito preso o per condizionamenti propri. E io credo che questo sia il caso.
Alcune cose da te dette Francesca sono assai condivisibili, parlo delle guerre inutili o dell'obbedienza fine a se stessa. Ma vorrei ricordare che i militari obbediscono ai politici e non dovrebbero mai permettersi di mettere in dubbio le loro scelte. Se lo facessero uscirebbero dal sistema democratico e passerebbero dalla parte sbagliata ovvero si farebbero dittatori. Che poi alcuni militari possano essere migliori dei politici (quasi sempre) questo è un altro paio di maniche.
Ricordo che i militari non sono solo di destra, ma anche di sinistra, ma sono tutti o dovrebbero tutti essere accomunati dall'amore per la loro Patria e per il loro popolo. Se qualche volta sono intervenuti, lo hanno fatto sempre a fin di bene, quando ritenevano che la situazione fosse arrivata ad un punto insostenibile e metteva a rischio la sopravvivenza del gruppo di cui erano parte.
Ai miei amici stranieri dico sempre che mai i militari devono intervenire in questioni di natura politica, ma, se dissentono con la dirigenza votata dal popolo, sono autorizzati dare le dimissioni.
Parlo quindi per le mie esperienze di quarant'anni di servizio al Paese in diversi settori, i militari dovrebbero e puntano di massima ad essere un ambiente meritocratico basato su una gerarchia di tipo piramidale.
Come tutti sapete i marinai sono un po' monelli e soprattutto quando in comando, gli ordini sono applicati solamente se sono giusti, altrimenti le cose vanno diversamente. Ciò è ben spiegato nel manuale di disciplina militare che lascia la facoltà di disubbidire qualora l'ordine non sia in linea con la legge.
Ma tornando all'obbedienza, volevo riportare alcuni punti presi da una mia conferenza effettuata qualche anno fa ai direttori del personale delle banche italiane riunite all'hotel Savoia di Milano. Il primo punto di origine benedettina cita: “L'ubbidienza è il sommo grado dell’umiltà. Il Comando di un superiore è come comando di Dio e non è ammesso ritardo”. Il secondo, concentrandosi sul rapporto tra maestro e discepolo, sempre benedettino, cita: “Perché l’obbedienza sia accetta a Dio e cara agli uomini ciò che si ordina deve essere eseguito senza esitazione senza ritardo senza svogliatezza o mormorazione o espressioni di rifiuto, perché l’obbedienza verso i superiori è resa a Dio”.
Per i militari l'obbedienza è: “Esecuzione pronta, rispettosa e leale degli ordini attinenti al servizio ed alla disciplina, in conformità al giuramento prestato. Il dovere dell'obbedienza è assoluto, salvo i limiti posti dalla legge.”
La disubbidienza è accettata soltanto quando l’ordine ricevuto sia “manifestamente rivolto contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione costituisce comunque manifestamente reato”, informandone nel contempo al più presto i superiori. ”.
Ma i marinai, che ne sanno più del diavolo che scrive le leggi, si sono inventati la disubbidienza creativa ovvero quella di Nelson che all'ordine di sospendere il combattimento comunicato a bandiere dalla nave ammiraglia rispose, poggiando il cannocchiale sull'occhio cieco: "Non vedo alcun segnale".
Gli andò bene, al contrario lo avrebbero impiccato, ma inventò un modo efficace di non ubbidire.
Centrale a tutto è la capacità di chi ordina, di chi comanda come ci insegna un grande cinese del sesto secolo a.C.: “Se il capo non è bravo lo si disprezza, se è bravo lo si riverisce, ma il vero leader è quello che ti fa fare quello che vuole (e come vuole lui) lasciandoti con l’idea che sei tu che lo volevi fare e che lo volevi fare esattamente così.”
Così le cose dovrebbero avvenire per la soddisfazione di tutti.
Scusate il lungo intervento e un caro saluto.
Felix Tabarly

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Mio caro Felix,

è un piacere leggerti.

Condivido molte delle tue affermazioni, su alcune invece ho delle riserve.

Devi scusarmi se non ti rispondo ora, mi manca proprio il tempo tecnico, ma mi propongo di risponderti quanto prima.

Sappi comunque che apprezzo moltissimo il modo rispettoso in cui ti proponi, è veramente piacevole e costruttivo dialogare in siffato modo.

Un cordiale saluto e un arrivederci a presto,

Francesca

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Caro Felix,

eccomi a te.

Non ti stupire per gli interventi succeduti al tuo gradito commento, mi sono rassegnata alla sgradita e onnipresente presenza di persone che, per partito preso, qualsiasi cosa io scriva, anche la lista della spesa, devono assolutamente commentare in modo negativo e assai offensivo. Credo che il proprio dissenso vada segnalato sempre nel rispetto delle persone.


Ma veniamo a noi.

Innanzi tutto ti ringrazio per aver intuito la sincerità nell’esternare il mio pensiero (giusto o sbagliato, come giustamente sottolineato). Vedo in te lo stesso modo di agire e me ne rallegro.

Cit.
“Desideravo solo fare riflettere Francesca che spesso diamo giudizi senza renderci conto appieno del valore delle parole.
E' chiaro che da ex militare mi sento toccato da affermazioni che mettono in dubbio la correttezza della mia specie..”


Può essere che a volte succeda anche a me, fa parte della fallacia dell’essere umano, ma in questo caso penso di aver espresso il mio giudizio sui militari con le parole che volevo veramente adoperare. Sono arrivata a queste conclusioni dopo aver analizzato per diverso tempo i vari comportamenti tenuti dalle gerarchie militari nel mondo, senza distinzioni di bandiera.

Vedi, io non ti conosco di persona, ma dal poco che posso intuire, mi sembri una persona sincera e corretta; ed è proprio per questo che, secondo me, commetti in assoluta buonafede, un errore basato sul seguente ragionamento:

io sono una persona onesta e corretta
io sono un militare
quindi, i militari sono persone oneste e corrette.

Può essere?


Molto interessante invece, la tua puntualizzazione che

Cit.

“i militari obbediscono ai politici e non dovrebbero mai permettersi di mettere in dubbio le loro scelte…”

“…Ricordo che i militari non sono solo di destra, ma anche di sinistra, ma sono tutti o dovrebbero tutti essere accomunati dall'amore per la loro Patria e per il loro popolo…”

“mai i militari devono intervenire in questioni di natura politica, ma, se dissentono con la dirigenza votata dal popolo, sono autorizzati dare le dimissioni”

“La disubbidienza è accettata soltanto quando l’ordine ricevuto sia “manifestamente rivolto contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione costituisce comunque manifestamente reato”, informandone nel contempo al più presto i superiori. ””


Concordo circa queste affermazioni ma… eh sì, c’è un ma..

sono assolutamente convinta che questi principi siano apertamente sconfessati dalle gerarchie militari in troppe occasioni.

Sono solita dire che chi ci governa prende decisioni contrarie al benessere dei popoli “con la complicità dei militari”

Come vedi concordo con te, che le decisioni sono politiche, ciò che non va nascosto è il fatto che, se i politici decidono di danneggiare il loro stesso popolo, oppure di commettere reati internazionali, i militari non solo non danno le dimissioni (a parte in qualche sporadico e coraggioso caso) ma vengono meno al giuramento prestato.

A loro discolpa bisogna comunque dire che, visto l’ambiente a gerarchia piramidale, spesso i sottoposti nemmeno si rendono conto di cosa significhi pigiare quel determinato bottone.

Quindi, è sufficiente la malafede di poche persone ai vertici per ottenere i risultati voluti.
In alcuni casi, se “tutti” i militari conoscessero il target, credo che si scatenerebbero delle rivolte inimmaginabili.

Splendida la “disubbidienza creativa”, non è stato il primo episodio della storia, e per nostra fortuna, nemmeno l’ultimo!

Cit.

“Centrale a tutto è la capacità di chi ordina, di chi comanda come ci insegna un grande cinese del sesto secolo a.C.: “Se il capo non è bravo lo si disprezza, se è bravo lo si riverisce, ma il vero leader è quello che ti fa fare quello che vuole (e come vuole lui) lasciandoti con l’idea che sei tu che lo volevi fare e che lo volevi fare esattamente così.”
Così le cose dovrebbero avvenire per la soddisfazione di tutti.”

Purtroppo è così, ma vorrei condividere con te una mia interpretazione personale al tuo esempio.

Mi viene in mente la tecnica del casus belli, più volte reiterata dai politici statunitensi:

- vogliamo dichiarare guerra ad un certo paese per le nostre ragioni (sempre economiche)
- non possiamo farlo poiché per legge gli USA non possono dichiarare guerre offensive
- creiamo il casus belli
- il popolo a gran voce chiede l’entrata in guerra (difensiva)
- e guerra sia!

In tutto questo, “è quello che ti fa fare quello che vuole (e come vuole lui) lasciandoti con l’idea che sei tu che lo volevi fare e che lo volevi fare esattamente così.”
Così le cose dovrebbero avvenire per la soddisfazione di tutti. “

Mi piacerebbe avere in tuo parere circa questo mio ragionamento.

Sai una cosa? Io non credo alla casualità degli eventi, ed è interessante il fatto che tu abbia commentato un mio post.

Mi farà molto piacere ricevere altri commenti da parte tua. Non solo mi apre uno spiraglio diretto in un mondo che conosco poco dall’interno, ma mi da l’opportunità di condividere ulteriori dettagli e punti di vista.

Se tu ne avessi il tempo, mi piacerebbe che potessi vedere la prima mezz’ora di questo documentario, vorrei un tuo parere professionale.

Quali sono le tesi che ritieni corrette, dove ci sono delle falle logiche ecc..

http://www.youtube.com/watch?v=B3k_GMdZ5Gs


Un caro saluto,

arrivederci a presto,

Francesca

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Sicuramente da militare conosci questo episodio, ma ho notato che la maggior parte delle persone lo ignora.


STANISLAV PETROV,
L’UOMO CHE HA SALVATO IL MONDO

Ci ricordiamo tutti dov’eravamo l’undici settembre 2001, ma nessuno sa dire dove si trovava nell’altra giornata chiave della storia recente, il 26 settembre 1983, anche perché i media stranamente non amano ricordare questa data.

Il momento storico era particolarmente teso: solo tre settimane prima, il 1° settembre 1983, l’Unione Sovietica aveva abbattuto il volo civile sudcoreano KAL007, che aveva sconfinato sorvolando uno dei territori russi più sensibili, uccidendo le 269 persone a bordo tra i quali anche alcuni passeggeri americani. Si dice che nei circoli militari fosse circolato un dispaccio del KGB che prevedesse una possibile ritorsione americana, ma questo è un elemento non confermato.

Ciò che è certo è che il 26 settembre 1983 subito dopo la mezzanotte il sistema di early warning russo andò in allarme, segnalando un attacco missilistico nucleare americano.

Il colonnello dell’Armata Rossa Stanislav Petrov era l’ufficiale con la responsabilità di sovraintendere a questi sistemi dal suo posto di controllo nel bunker Serpukhov 15 vicino a Mosca, ed era la persona che aveva la responsabilità di avvisare i suoi superiori che avrebbero autorizzato a loro volta il lancio di un attacco nucleare di ritorsione, secondo la consolidata dottrina MAD: Mutual Assured Destruction.

All’inizio, ricorda Petrov, suonò una sirena: i satelliti avevano intercettato il lancio di un missile
intercontinentale americano. Subito dopo, un secondo, poi un terzo, un quarto e un quinto lancio.

Cinque missili in volo, fino a 20 testate nucleari, venti città russe o obiettivi militari che possono scomparire da lì a sei minuti.

“Non scatenerebbero la Terza guerra mondiale attaccandoci con soli cinque missili”, pensò in quel lunghissimo momento, come ebbe a rivelare anni dopo.

Petrov prese un rischio, e attese due interminabili minuti, per avere conferma anche dai radar di terra che quei missili erano effettivamente in volo e in arrivo verso la madrepatria.
I radar a differenza dei satelliti non possono vedere oltre l’orizzonte e hanno quindi un raggio d’azione molto più limitato.

Ma la procedura era chiara: alla semplice segnalazione del sistema satellitare si doveva avvisare i superiori per l’autorizzazione alla rappresaglia, non aspettare i radar.


Arrivarono i rapporti dai radar di terra: nessuna segnalazione.
Petrov sapeva che il sistema satellitare era piuttosto recente, e iniziò a pensare ad un malfunzionamento del sistema.

Decise quindi di rompere il protocollo e di non lanciare l’allarme.
I minuti passarono, lenti, interminabili, in attesa della comunicazione di un avvenuta esplosione nucleare su suolo russo.

Non accadde nulla. I satelliti russi, per via della loro peculiare orbita avevano interpretato un particolare riflesso dell’alba del sole, rimbalzato sulle nubi dell’alta atmosfera, come la fiamma di lancio dei missili nucleari balistici americani.

Con la sua decisione Petrov ha evitato una catastrofe nucleare su scala planetaria, e per questo fu inizialmente ringraziato e segnalato per una promozione.

Poi, mano a mano che il tempo passava, fu chiaro che dare un premio a Petrov avrebbe significato dover punire o degradare tutti i suoi superiori e tutti i tecnici che avevano autorizzato e lavorato al progetto dell’early warning satellitare, e questo ovviamente non si poteva fare.

Petrov fu quindi destituito (anzi Petrov decise di dimettersi spontaneamente) e solo quindici anni dopo, nel 1998, si è venuti a conoscenza dell’accaduto e delle gesta di Petrov.

Nel 2006 Petrov è stato premiato nel quartier generale dell’ONU con la statuetta di cristallo con la “Mano che regge il globo terrestre”, con dedica “All’uomo che ha scongiurato la guerra nucleare”.


‘’La storia è semplice. La sirena suonò una volta. Dovevo decidere se si era trattato di un avviso reale o di un errore. E’ stato difficile. Qualche volta ancora le gambe mi cedono. E’ stato terribile, ma comunque era il mio lavoro.’’ – Stanislav Petrov

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Cara Francesca,
taluni di noi sono condannati dalla fortuna ad avere esperienze di vita così pregnanti e piene da imparare tanto e a capire tanto.
Rispondo alla ultima in ordine di tempo.
La tecnologia è utile, ma non indispensabile, spesso è fuorviante. Su questo ho scritto un articolo relativo alla Costa Concordia dal titolo la tecnologia uccide.
E' chiaro che sempre più l'uomo si avvale di macchine che sebbene perfette e teoricamente prive di errori sono sempre meno controllate da uomini. Questo perchè l'uomo costa tanto, mentre la macchina è gratis. Pericoli come quelli che hanno visto come protagonista il Petrov potrebbero verificarsi sempre più spesso.
Conoscevo la storia anche se non così nei particolari e ti ringrazio di avermela presentata nel suo complesso.
eccomi a te.

Non ti stupire per gli interventi succeduti al tuo gradito commento, mi sono rassegnata alla sgradita e onnipresente presenza di persone che, per partito preso, qualsiasi cosa io scriva, anche la lista della spesa, devono assolutamente commentare in modo negativo e assai offensivo. Credo che il proprio dissenso vada segnalato sempre nel rispetto delle persone.

Diverso è il secondo punto. Tocchi dei nervi scoperti che fanno male, ma non come militare semplicemente come italiano, abitante di un paese senza alcun ruolo internazionale e soprattutto al servizio di altri stati.
La discussione con te stimola una risposta più articolata che a questo punto rimando ai prossimi articoli così da coinvolgere anche altre persone onde non creare un circolo chiuso a solo noi due.
Certamente quando parli del rapporto onestà serietà individuale e quindi la logica trasmissione del concetto a tutta la categoria, non posso che essere totalmente d'accordo con te. Troppe volte in questo Paese i militari non si sono comportati così come avrebbero dovuto e non solo in casi eclatanti dove forse anch'essi sono stati vittime, ma nel non svolgere il loro compito come avrebbero dovuto. Le ragioni sono umane e attengono ai concetti di comodità, pavidità, interesse e conformismo.
Il tuo discorso vale per chiunque, qualsiasi sia il suo lavoro. Esistono infatti persone degne e persone meno degne ovunque e la loro correttezza od onestà non dipendono da ciò che fanno ma da ciò che sono.
Quando parlavo di militari di destra e sinistra volevo dire che non vi sono differenze tra Chavez e Pinochet. Sono entrambi militari che hanno deciso di prendere il potere secondo regole non accettate, nè accettabili in quanto ritenevano che non farlo sarebbe stato più vergognoso che farlo.
Ognuno poi ha usato i metodi che gli erano propri, ma sono entrambi dalla parte sbagliata, e normalmente la storia condanna coloro che mal si comportano.
Provo invece fastidio quando i giudizi vengono dati non sulla base di un fatto, ma sulla base dell'appartenenza politica. Sarebbe ora di finirla, abbiamo già sprecato troppo tempo e dovremmo imparare a giudicare non sulla base di etichette, ma di contenuti.

I militari che non rispettano quanto indicato dalle direttive militari sono automaticamente fuori dal sistema. Le gerarchie militari, per lo meno in Marina sono fatte da persone serie che hanno dedicato la vita all'Istituzione e hanno dimostrato capacità e bravura nei loro incarichi.
Vi sono state talvolta delle intromissioni di natura politica, ma posso affermare con certezza e totale buona fede che le mie gerarchie erano scelte da noi e non dai politici.
E' chiaro che quando si è nella stanza dei bottoni è necessario mediare con la volontà politica che è sovraordinata. Il problema italiano è che al di sopra di costoro dovrebbero esserci i cittadini italiani che puntualmente vengono mal informati e soprattutto messi nelle condizioni di non poter modificare anche le cose che non vanno.

Rimango convinto che la leadership della Marina in questo Paese è molto più pulita di tante altre leadership di vario tipo e se lo dico ti puoi fidare.

La tua affermazione sui politici che danneggiano i propri popoli purtroppo è assai veritiera, diffusa e presente anche oggi. Ci sono interessi spesso così elevati che portano chi dovrebbe fare gli interessi del proprio paese a calpestarli pur di avere un tornaconto personale. Io guardo sempre alla Gran Bretagna e mi domando come mai i britannici pagano il gas la metà di noi?

I marinai vivono sulla stessa barca, l'errore di uno porta alla morte di tutti, se uno preme il bottone lo fa perchè deve e ci ha pensato. Se si sbaglia talvolta è perchè si è stati indecisi troppo a lungo.

I militari dovrebbero rappresentare il punto di riferimento in quanto guidati dall'etica del monaco guerriero ovvero povertà, servizio e sacrificio. Se ciò non avviene è perchè questa immagine è stata colpevolizzata per anni e si è distrutto ogni valore che facesse riferimento ad essa. E' chiaro che una società come la nostra difficilmente esprime valori simili, anzi essa si orienta su valori completamente opposti.

Quando parli del casus belli tocchi l'ennesimo nervo scoperto.
Sei stata troppo gentile nel considerare solo pochi eventi, ma posso assicurarti che l'utilizzo del casus belli da parte americana è una abitudine iniziata certamente nella guerra contro la Spagna nel 1898 (una bomba a bordo di nave Maine in sosta in un porto di Cuba. Dalla guerra gli Stati Uniti ebbero notevoli guadagni territoriali.
L'anno prima nel 1897 le Hawaii furono annesse agli Stati Uniti sfruttando una serie di crisi interne.
Nella prima guerra mondiale il casus belli per l'ingresso degli statunitensi in guerra fu l'affondamento del Lusitania ad opera di un sommergibile tedesco che causò la perdita di alcuni cittadini di nazionalità statunitense. Nessuno ricorda che il fatto fosse avvenuto nel 1915 mentre l'ingresso in guerra avvenne nel 1917.
Potrei andare avanti raccontando di queste simpatiche storielle o dei passi che oggi vengono fatti in previsione di un intervento armato, passi fatti di bugie, arroganza e intromissione negli affari altrui. La vecchia politica estera che molti non vogliono più perchè ritenuta pericolosa, almeno non era ipocrita.

La tua valutazione non fa una piega; purtroppo oggi va così come hai citato:
"- vogliamo dichiarare guerra ad un certo paese per le nostre ragioni (sempre economiche)
- non possiamo farlo poiché per legge gli USA non possono dichiarare guerre offensive
- creiamo il casus belli
- il popolo a gran voce chiede l’entrata in guerra (difensiva)
- e guerra sia! "


Studiando la guerra del Peloponneso del IV secolo prima di Cristo si possono trarre grandi insegnamenti.
Quello che forse oggi più ci interessa è che le democrazie costano troppo e che i soldi condizionano i governi dei paesi.
La ricchezza e la potenza portano alla arroganza e alla scarsa considerazione di chi la pensa diversamente da te.
Per questo Atene scese in guerra con i suoi stessi alleati, Sparta reagì per difendere un principio di libertà, pur essendo un'oligarchia (forse una dittatura per molti; oggi per giunta gravissima in quanto in mano ai guerrieri normalmente cattivi e forse anche psicologicamente labili)

Ma la lezione è che non basta essere democrazia per essere nel giusto.
Bisogna comportarsi da giusti e rispettare delle regole internazionalmente accettate e non farle sulla base dei propri comodi, magari falsificando la storia (cosa peraltro diffusa in molti paesi tra cui vorrei citare i paesi dell'Europa orientale che potrebbero insegnare a tutti come modificare a proprio vantaggio la storia)

Gli Stati Uniti sono un grande paese, sono rimasto meravigliato del fatto che un presidente come George W Bush sia stato rieletto e mi domandavo in quel periodo come fosse possibile che i migliori think tank statunitensi e le università non si rendessero conto di realtà che io invece vedevo con estrema chiarezza.
Non saprei rispondere a questo terribile e preoccupante dubbio che da allora mi assilla. Quanto dell'Atene di ieri è oggi negli USA? Viviamo quindi giornalmente il pericolo di doverci uniformare al pensiero dominante pena la eliminazione dalla carta geografica di ciò che siamo?

So solo che della amministrazione di quel tempo solo una persona, peraltro da me conosciuta e stimata, ha avuto il coraggio di dimettersi. Era naturalmente un militare il Generale Powell, un uomo che si era fatto da solo e che credeva nel suo paese. Fu usato per la sua credibilità da una banda di politici improvvisati al solo scopo di ottenere ciò che volevano.
Ma so bene quale sofferenza e vergogna deve aver provato nell'essersi reso conto di essere stato preso in giro.

Era stato capo delle forze armate americane, era stimato internazionalmente, ma ha saputo difendere il proprio onore, l'unica cosa che gli era rimasta.
I buoni soldati, ed forse ancora ne esistono di buoni, dovrebbero essere così, ma interessa davvero a qualcuno? Soprattutto in un paese come il nostro che ha distrutto tutto nell'arco di 30 anni trovandosi oggi privo di risorse, valori e volontà?

I cattivi soldati sono figli di un cattivo sistema e noi forse tanto buoni non siamo. Un caro saluto a te Francesca.
Tuo Felix

P:S: Ho trovato il documentario molto interessante e ben fatto. Guardarlo mi ha ulteriormente amareggiato, ma di questo potremmo parlarne di persona visto che è un argomento che sto studiando ultimamente.

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Caro Felix,
sinceramente non so da che parte cominciare.

La tua interessante risposta offre così tanti spunti di rilancio e condivisione che svilupparli tutti significherebbe molte ore di scrittura e lettura.

Perciò, anche se mi piacerebbe usare un linguaggio consono ed esaustivo, cercherò invece di schematizzare in modo telegrafico.

Per prima cosa, vorrei dire che quando parlo di militari, non intendo specificatamente quelli italiani, che anzi, a volte ben poco possono.

Ogni anno, folle festeggiano la cosiddetta liberazione. Non entro nel merito del regime precedente, ma sono convinta che, dal 25 aprile del 1945, il nostro paese sia divenuto una mera colonia statunitense, e ciò comporta innumerevoli gravissimi problemi. Potrei citartene a decine, ma intuisco che tu già sappia a cosa voglio alludere.


Cit.
“Il problema italiano è che al di sopra di costoro dovrebbero esserci i cittadini italiani che puntualmente vengono mal informati e soprattutto messi nelle condizioni di non poter modificare anche le cose che non vanno. “

Concordo pienamente.
A volte sono assalita dalla disperazione quando vedo i media di regime distorcere o ignorare fatti di importanza vitale per il nostro futuro, e farlo impunemente, e rifarlo, e ancora rifarlo. Certo non sono i soli, ho visto cose terrificanti spacciate per verità perfino dalla mitica BBC.

Non facciamoci illusioni, i nomi di coloro che controllano i media di tutto il mondo, si possono enumerare sulle dita di una mano (il sesto dito è Hollywood), ed ora, stanno sferrando l’ennesimo attacco per avere il controllo della rete, l’unico mezzo ancora libero. Finora abbiamo resistito, ma temo che prima o poi prevarranno.

Casus belli.

Ne ho citato uno per brevità, ma ti assicuro che li conosco tutti, dal Maine, al Lousitania, a Pearl Harbor, al golfo del Tonkino, fino a quelle più recenti. Quindi come ben comprendi, potrai solo immaginare l’amarezza con la quale seguo le bugie che gli organi di informazione propinano ogni giorno alla gente poiché l’agenda di questi politici guerrafondai deve proseguire.

Cit.
“Ma la lezione è che non basta essere democrazia per essere nel giusto.
Bisogna comportarsi da giusti e rispettare delle regole”

E’ quello che cerco di condividere con le persone, mettendo in guardia contro quelli che io chiamo “gli esportatori di democrazia” che aggrediscono ed annientano popolazioni sovrane per scopi egemono-economici che nulla hanno a che vedere con la democrazia.

C’è un motivo se Bush fu rieletto, come c’è un motivo se è stato eletto Obama, ipocritamente insignito del Nobel per la pace, quando sotto la sua legislatura, correggimi se sbaglio, gli USA hanno iniziato il più alto numero di guerre mai effettuato da una amministrazione.

Conosco la storia del generale Powell, emblematica.

Cit.

“I buoni soldati, ed forse ancora ne esistono di buoni, dovrebbero essere così, ma interessa davvero a qualcuno? Soprattutto in un paese come il nostro che ha distrutto tutto nell'arco di 30 anni trovandosi oggi privo di risorse, valori e volontà?”

Vorrei parlarti di questo, cioè di cosa stanno facendo, volutamente al nostro popolo, che non ha eguali al mondo. Ma è un discorso lungo e complesso, merita tempo e riflessione.

Chissà perché, ma ero certa che il documentario ti sarebbe parso interessante, se hai tempo ti consiglio di vederlo tutto, ci sono tre parti, per una durata totale di cinque ore, ma è talmente coinvolgente, che trascorrono in un lampo. Pensa che per gli altri commentatori cui lo avevo consigliato, è stato oggetto di sbeffeggi e risate.

Posso immaginare che non sia facile per te, ma ritengo che accertarsi di come siano andate veramente le cose, meriti l’amarezza che potrai incontrare.

Non voglio ripetermi, ma veramente dialogare con te è un piacere, credo che le nostre idee siano molto simili, ognuno di noi mette in evidenza alcune sfaccettature, ma è dalla condivisione che si può avere una visione d’insieme.

Mi fa piacere che tu abbia accennato ad un incontro, ne sarò ben felice, ti accludo il mio numero di cellulare.

Un caro saluto, Felix

Francesca


cell. 328 47 90 669

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Grazie per la rapida risposta. Discutere di tali argomenti non è mai cosa facile e rimando ad altre occasioni.
Grazie per il numero di telefono avremo modo di sentirci e magari di organizzare qualcosa insieme o altrimenti di poter continuare la nostra chiacchierata.
Per intanto un cordiale augurio di fine anno e di buon principio.
Speriamo che novità positive si facciano vedere e che il nostro martoriato Paese possa risollevarsi, e io credo di si, e camminare con passi sempre più spediti.
A Lei cara Francesca auguro inoltre di poter dar forma ai Suoi più vivi desideri, ringraziandola ancora per la vivace e interessante discussione che, nata casualmente, ci ha fatto incontrare su temi che ci vedono idealmente vicini.
Suo Felix

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Caro Felix,

(ma perchè improvvisamente sei passato al più informale lei?)

ti ringrazio per l'augurio, che ricambio di cuore augurandoti una miriade di giorni sereni.

Spero che ci si possa incontrare a breve e, se sarai in zona, già vorrei invitarti alla prossima conferenza del 13 gennaio.

Nostro ospite sarà uno dei pochi giornalisti italiani che ancora resistono alle lusinghe del sistema mediatico facendo vera informazione.

Si chiama Fulvio Grimaldi e ci parlerà della situazione in Siria ed Iran.

Sarebbe bello poter individuare e condividere ulteriori riflessioni, e con la tua indubbia cultura ci porterai sicuramente altre informazioni e spunti di discussione.

Un caro saluto,

Francesca


P.S. link alla registrazione della conferenza del 13 dicembre che ho organizzato a Vittorio Veneto , relatore Massimo Mazzucco, di cui hai visto il documentario:

http://www.youtube.com/watch?v=ABpxPKv9iVI

per scrivermi privatamente: info@salusbellatrix.it

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