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24 aprile 2024

Italia

Loris, il padre: "Troppe coincidenze contro mia moglie"

Lei: "Non mi abbandonare"

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Loris, il padre:

"Chi è stato deve pagare. Mia moglie dice di aver portato Loris a scuola ma ci sono troppe coincidenze contro di lei". Lo ha detto ai microfoni di 'Quarto Grado', Davide Stival, il padre di Loris Andrea Stival, il bambino il bambino di 8 anni ucciso a Santa Croce Camerina (Ragusa) lo scorso 29 novembre. "Chi è stato è stato. Anche se è stata mia moglie deve pagare", ha sottolineato l’uomo. "Non si può fare questo a un bambino", ha aggiunto.

Più tardi, dai microfoni di "La vita in diretta, l'uomo ha espresso l'auspicio che si possa celebrare presto il funerale, "così almeno Loris starà in pace". "Con mio figlio parlavamo molto - ha aggiunto - Ultimamente amava il Taekwondo ed eravamo felici di aver trovato uno sport che gli piaceva".

Veronica Panarello intanto ha passato la prima notte in carcere. La donna è stata trasferita ieri sera nel carcere Lanza di Catania al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Ragusa. E se il marito sembra ormai volerla 'scaricare', lei, tramite il suo legale, si rivolge proprio a lui. "Davide non mi abbandonare e fatemi sapere quando saranno i funerali che voglio partecipare" dice la donna.

Si attende tra oggi e domani la decisione del gip sulla richiesta di convalida del fermo di polizia giudiziaria firmato dal procuratore di Ragusa Carmelo Petralia. Panarello continua a negare di avere ucciso il figlio. "La signora continua a professarsi assolutamente innocente, chiede aiuto ed anche che si svolgano indagini affinché venga preso il vero colpevole" riferisce l'avvocato Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello -. L’ho trovata ancora processualmente serena ma molto provata perché si trova in carcere, però chiede giustizia. Ha pianto, è stremata, senza forze ma continua incessantemente a ripetere che è innocente e che quella mattina ha accompagnato il bambino a scuola. Su questo non ha assolutamente dubbi. Continua sempre a dare la stessa versione dei fatti".

In merito alle proteste da parte di alcune detenute per la presenza in carcere della donna, il suo legale ha detto: ’’E’ normale lo sfogo delle detenute, che sono sempre madri’’. ’’Le ho detto di non piangere - ha continuato l'avvocato Villardita - perché deve difendersi e io ho bisogno di una persona lucida per poter continuare nel mio mandato difensivo’’. ’’Da parte nostra - ha continuato- faremo delle investigazioni. Dobbiamo necessariamente trovare qualcuno che parli ed anzi approfitto della vostra presenza: se qualcuno sa, se qualcuno è in condizione di testimoniare, io sono a disposizione. Che si faccia avanti. Questo è - aggiunge - un appello che vi giunge dalla difesa. Oggi non vi sono certezze, la signora potrebbe essere assolutamente innocente’’.

"Sulla salma di Loris che sarà restituita alla famiglia ancora non abbiamo notizie, anche perché in questo momento ci stiamo occupando di altro - spiega il legale della donna -. Il corpo rimane ancora a disposizione della magistratura. Penso che ci saranno degli esami da fare anche perché ieri sera sono stati prelevati spontaneamente dalla signora dei tamponi salivari per effettuare prove del Dna".

Sconvolta la comunità di Santa Croce Camerina. Il vice parroco Don Flavio Maganuco, parlando con l'Adnkronos, spiega che da quando "sono arrivato, due anni e mezzo fa, non ho avuto conoscenza diretta né con la famiglia e neanche con la piccola vittima". "Ho visto le foto della mamma con il figlio Loris in un presepe vivente risalenti a diversi anni fa - ha detto - ma personalmente non ero ancora qui. A vederle, alla luce poi di quanto accaduto, penso a quanto l'umanità sia fragile. Davanti alla follia umana c'è solo da capire quanto siamo piccoli e quanto vi sia bisogno dell'altro e dell'aiuto di Dio". "Ricordo - aggiunge- che lo avevano iscritto la scorsa estate al Grest. Un bambino tranquillo, di quelli che non si facevano rimproverare, un bimbo non irrequieto, anzi. Con la famiglia - evidenzia Don Flavio- non c'era un rapporto diretto, non ci siamo mai fermati a parlare. Loris, per la prima volta, avrebbe dovuto partecipare alla messa il giorno dopo l'omicidio e magari sarebbe stata quella l'occasione per conoscere meglio lui ed i suoi familiari ma purtroppo sappiamo come è andata...".

Il vice parroco di Santa Croce Camerina conferma come nel paese ci sia ancora "tanto sgomento, sia per ciò che è successo, sia per come sembrerebbe essere avvenuto. Se dovessero mai confermarsi le modalità in cui è morto Loris, non si può credere che una mamma abbia potuto commettere una cosa del genere". In vista di un Natale che "non sarà certamente come gli altri" -dice ancora Don Flavio- "ci stiamo preparando per capire, per accogliere, per dare una direzione ai bambini, ai grandi, alla comunità, anche grazie all'aiuto di alcuni psicologi, su come trattare l'argomento di questa tragedia del 29 novembre scorso. Cercheremo anche di dare una direzione dal punto di vista religioso e cristiano". "Preghiamo -ha concluso- anche per chiedere la verità affinché venga fuori anche nella sua sconcertante bruttezza".

 



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