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25 aprile 2024

Castelfranco

Los Massadores, dieci anni di carriera per i norcini del rock

Concerto a Villa Emo sabato 4 agosto per festeggiare

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VEDELAGO - Ci sarebbe poco da festeggiare direbbero i beneinformati e gli amanti della musica, ma incuranti di ciò, i 9 norcini del rock, Los Massadores, festeggeranno comunque i loro primi 10 anni e lo faranno in una cornice di prestigio, Villa Emo, che, come loro, è stata inserita nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità. Una serata evento con un programma molto ricco per ripercorrere i primi 10 anni di carriera attraverso le loro canzoni e la loro ironia.

 

Molti saranno gli ospiti per celebrare insieme a loro questo momento: ci sarà il grande tenore Francesco Grollo, testimonial di “Musica per il sociale”, un progetto che mira a rendere più fruibile la musica e l’arte per i portatori di handicap; quindi Ricky Bizzarro, voce e front-man dello storico gruppo trevigiano Radiofiera; i Do’storieski, un duo di scanzonati cantautori veneti, i Bloko Intestinhao, un colorato e divertente collettivo di percussionisti e molti ospiti speciali, tra cui i comici Marco & Francesco e il fumettista Valentino Villanova.

 

10 anni. Bisogna infatti tornare indietro a quel sabato 2 agosto 2008 per assistere al primo evento live dei Los Massadores, ovvero i norcini, un omaggio al mondo e alla cultura del maiale in una libera trasposizione ispanica del termine dialettale: qualche comparsata a matrimoni e festicciole, un gruppo di amici che uniscono le proprie scarse qualità musicali per dare libero sfogo alla propria idiozia…la ricetta sembra proprio funzionare! Un divertente passatempo all’inizio, qualche festa, qualche evento, un repertorio di musica scanzonato e divertente, un live intriso di cabaret ed umorismo: ma è un’altra la data che segna la svolta per loro, sabato 6 giugno 2009.

Una violenta tromba d’aria si abbatte sul loro paese, Vallà, seminando danni e devastazione. Qualche settimana dopo, Los Massadores si esibiscono nell’ambito dell’evento di beneficienza “Una notte per Vallà” e presentano “Joani”, una rivisitazione della canzone “Domani”, scritta dagli Artisti riuniti per raccogliere fondi per i terremotati d’Abruzzo. Il successo della canzone è immediato: registrato e pubblicato il video su Youtube, nel giro di pochi giorni ottiene migliaia di visualizzazioni e la stampa inizia a parlare di loro. Iniziano a fioccare le richieste di concerti e partecipazioni, il gruppo si decide a provare a fare le cose sul serio (nel limite delle loro possibilità di serietà ovviamente…) e si lancia a capofitto in concerti e nella realizzazione di nuovi pezzi. Nel giro di qualche mese esce un’altra canzone, “Broada”, cover della famosa canzone “Lambada” e poi il brano originale “Bon Nadae”, per poi arrivare al loro primo album “E’ ora di opporci”, presentato nella primavera del 2010.

 

Da quel momento, Los Massadores sfornano, con stakanovistica deficienza, ben 7 album di canzoni originali (E’ ora di opporci, 2010 – Scheiline, 2011 – Crisi e bisi, 2012 – Eden, 2013 – Figure porche, 2014 – Estate ignorante, 2016 – Fata anca questa, 2018), un album di cover (Casa Giacomazzi, 2010) ed alcune canzoni mai pubblicate in un album, tra cui la sigla finale del film “Leoni” di Pietro Parolin, cantata insieme a Neri Marcorè. Il loro stile li contraddistingue da subito: testi ironici, talvolta demenziali, giochi di parole, sarcasmo e pungente ironia su vizi e virtù della loro terra, il Veneto, e una lettura leggera ma non superficiale di molte tematiche sociali e culturali.

Girano il Veneto in lungo e in largo esibendosi centinaia di volte nei luoghi più disparati, dal rifugio montano al barcone della laguna, dalla casa di riposo alla spiaggia jesolana: da ricordare le esibizioni nei principali festival veneti, Home Festival, Suoni di Marca, Ama Festival. Incredibilmente, nel 2011 vengono eletti “Trevigiani dell’anno” da un sondaggio della Tribuna di Treviso: è il preludio all’elezione di Trump di qualche anno dopo. Nel 2012 Los Massadores diventano testimonial dell'Avis provinciale di Treviso esibendosi al Palaverde di Treviso davanti a 5000 persone. Molti sono stati i progetti collaterali portati avanti, tra cui spiccano un libro (“Veneto e nuvole”, scritto insieme a Massimo De Marchi e Monica Ruffato dell’Università di Padova), un dvd che racconta la loro storia (realizzato dal videomaker Dimitri Feltrin) ed una trasmissione radiofonica su Radio Bella & Monella, “L’ossosacro”.

 

Per farlo ci sono voluti degli uomini senza paura, senza paura di fare i cretini ovviamente, e di certo questo coraggio non è mai mancato loro: Mauro Berti, 34 anni, batterista ed architetto; Andrea Bosa, 33 anni, tuttologo e operatore socio-sanitario; Luca Giacomazzi, 34 anni, fisarmonicista, cantante ed agricoltore; Matteo Guidolin, 39 anni, cantante e sindaco; Andrea Piccolo, 34 anni, chitarrista e grafico; Dimitri Trinca, 48 anni, cantante e socio di una cooperativa; Andrea Roncato, 31 anni, percussionista e socio di una cooperativa; Andrea Carraro, 31 anni, bassista e socio di una cooperativa; Enrico Sartoretto, 36 anni, tastierista e consulente. Nel tempo hanno fatto parte del gruppo anche Francesco Tieppo, per un breve periodo all’inizio dell’avventura, Jacopo Mazzarolo per qualche stagione e soprattutto Dario Antonini, dall’inizio fino a fine 2012. Per autodefinirsi, amano ripetere quello che Quincy Jones, un giorno, ebbe a dire di loro: “Los Massadores sono la risposta italiana ai Beatles. E la risposta è no.” Sic transit gloria mundi.

 

Per info e contatti: Tel. 3463090181 -info@losmassadores.it - www.losmassadores.it

 

 


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