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28 marzo 2024

Treviso

Lotta all’evasione: “Scarsa collaborazione dai comuni trevigiani”

La denuncia dello Spi Cgil: “In quattro anni appena 15 amministrazioni hanno recuperato risorse”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Lotta all’evasione: “Scarsa collaborazione dai comuni trevigiani”

TREVISO -Neppure 200mila euro in quattro anni. Dal 2013 al 2016 le somme recuperate dalla lotta all’evasione fiscale e tributaria promossa dai Comuni della Marca rappresentano una goccia nel mare. Anche alla luce delle sofferenze che le casse municipali vivono a causa dei tagli ai trasferimenti statali e regionali, il dato è segnale di un’indiscussa disaffezione delle nostre Amministrazioni comunali a intervenire su questo fronte”. A puntare il dito è Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil di Treviso, che, numeri alla mano, denuncia l’inerzia nell’azione di segnalazione e recupero dell’evasione. “Con senso civico e della legalità, i nostri amministratori locali collaborino con chi è deputato perché chi deve pagare paghi; così facendo i trevigiani onesti potranno essere alleggeriti dalla pressione fiscale e tributaria”.

Solo 15 municipi su 95 della Marca, infatti, hanno avviato azioni e conseguito risultati in questo ambito tra il 2013 e il 2016, (in Veneto nemmeno il 10% - 54 Comuni su oltre 570), e la somma complessiva recuperata, su scala provinciale, raggiunge a stento i 198.799 euro. “Una cifra risibile - dichiara Barbiero - se paragonata alle altre voci dei bilanci dei nostri Comuni e alla riduzione delle poste destinate al sociale, e in particolare se rapportata all’economia del nostro territorio, storicamente afflitto dalla cultura dell’evasione e della disobbedienza fiscale”. Solo tre i Comuni che hanno aderito concretamente alla lotta all’evasione e hanno registrato entrate per tutti i quattro anni: Carbonera che con 44.599 euro sale sul gradino più alto, seguito da Monastier (43.046 euro) e Ponzano Veneto (22.870 euro). In coda alla classifica Breda di Piave con 50 euro (nel 2014), Sernaglia della Battaglia con 100 euro (nel 2015), Montebelluna con complessivi 200 euro (nel 2013 e 2014) e Oderzo con un totale di 333 euro (nel 2014 e 2015).

“I bilanci dei Comuni sono da anni in sofferenza, in particolare da quando i trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni hanno subito tagli rovinosi per le risorse degli Enti del territorio. Di conseguenza - spiega il segretario dei pensionati della Cgil di Treviso - i nostri amministratori locali sono costretti a comprimere la spesa destinata ai servizi, a gestire in forma associata le funzioni fondamentali loro assegnate e a razionalizzare l’attività amministrativa per rendere compatibile gli impegni con le risorse disponibili”.  

“Una scelta possibile a sostegno delle casse comunali, che è anche un dovere dal punto di vista della legalità e della giustizia sociale, è il recupero dell’evasione fiscale e contributiva - puntualizza Paolino Barbiero -. Un’attività incoraggiata dalla normativa nazionale nel prevede il riconoscimento, ai Comuni che partecipano all’accertamento, di una quota delle somme recuperate”. “I nostri amministratori - conclude il segretario dello Spi Cgil - hanno il dovere di impegnarsi non solo a parole ma nei fatti. Inutile lamentare poi, anche dentro il prezioso contesto della contrattazione con le organizzazioni sindacali, l’insufficienza di risorse da destinare al sociale e al contenimento dell’imposizione locale”.

 



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Isabella Loschi

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