VITTORIO VENETO - La vienda Mafil si fa sempre più ingarbugliata. Il 19 aprile del 2012 una giovane imprenditrice vittoriese ha proposto al Sindaco Da Re l’acquisto del complesso EX Mafil al prezzo di 1.450.000 euro.

La giunta comunale in data 13 dicembre 2012, dopo aver acquisito il parere favorevole di regolarità tecnica e contabile dal segretario Dott. Traina, vota una delibera (la 242 del 13/12/2012) in cui si dice che “con voti favorevoli unanimi resi nei modi di legge” si delibera che il prezzo offerto è congruo.

Si dice anche che è approvato l’allegato schema di “contratto di locazione con impegno irrevocabile alla cessione” con i signori Posocco Francesca e Leonardo e dichiara che l’atto è immediatamente eseguibile.

La giunta ha tenuto segreta la delibera e misteriosamente il 25 luglio 2013 la ritira. Nel frattempo, il 14 di maggio, il legale dei futuri acquirenti ha diffidato l’amministrazione a dare piena e completa attuazione alle obbligazioni assunte.

Non è dato di sapere come si sono svolte le trattative tra i giovani imprenditori e l’amministrazione Comunale e con chi sono stati presi gli accordi dal momento che l’assessore al patrimonio sostiene di non conoscere i signori Posocco. Non sappiamo perché l’atto a cui mancava solo la firma del Sindaco e del segretario sia stato ritirato.

"Forse qualcuno ha ritenuto sconveniente vendere l’immobile ad una persona che già usufruiva alle Filande di uno spazio pubblico ad affitto calmierato. - Sostiene Alessandro De Bastiani dall'opposizione - Ma non ci sarebbe stato nulla di illegale, così come non sarebbe illegale vendere l’immobile a dei giovani imprenditori -Continua l'esponente del PD - anche se fossero in qualche modo collegati ad un imprenditore edile. Non avrebbe alcuna influenza sulla regolarità della vendita neppure se i signori Posocco fossero parenti di un consigliere comunale eletto nella lista Scottà."


Da Re ha, nel frattempo, dichiarato che la Mafil verrà ceduta per 1.250.000 euro. "Staremo a vedere - sostengono gli oppositori - ma è certo che se lo schema di vendita sarà quello visto dai consiglieri di minoranza non si tratta di vendita ma di un affitto di immobile con regalo finale dello stesso"