MAIA: INCENDIO DOLOSO?
L'Arpav ha eseguito i campionamenti dei fumi e ora dovrà dare notizia riguardo alla gravità dell'inquinamento
Pieve di Soligo - Dell'azienda Maia, coinvolta da un incendio lunedì notte, resta ben poco. A preoccupare i residenti è l'aria che si respira nella zona, un odore terribile, causato dalle polveri sprigionate in atmosfera dalla combustione della plastica, del polistirene, della lana roccia e della lamiera, materiale che è caduto per un raggio di oltre un chilometro.
Per stabilire le cause del rogo sono stati ascoltati diversi testimoni, dai guradiani notturni agli operai di turno, che erano al lavoro al momento dell'incendio, ai vicini.
Il capannone distrutto è stato messo sotto sequestro e la Procura ha aperto un fascicolo. Ancora non ci sono dati certi sulle cause del rogo, per ora si deve valutare se le fiamme si sono create all'interno o all'esterno dell'edificio. Nel secondo caso si tratterebbe probabilmente di incendio doloso.
L'Arpav ha eseguito i campionamenti dei fumi e ora dovrà dare notizia riguardo alla gravità dell'inquinamento. E' stato chiesto anche l'intervento dell'ufficio igiene e sanità pubblica dell'Uls7.