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29 marzo 2024

Nord-Est

Maltempo, assessore veneto: "L'emergenza non è ancora finita"

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Maltempo, assessore veneto:

L'Assessore veneto alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, è intervenuto stamani al Consiglio regionale per riferire sulla situazione a pochi giorni dalla violenta ondata di maltempo. "La situazione è senz'altro ancora complessa - ha ricordato Bottacin - e non potrebbe essere diversamente quando vi sono paesi che rimangono isolati, senza luce, senz'acqua e con la viabilità in condizioni precarie. Tuttavia, un sorvolo con l'elicottero a una settimana dall'evento consente già di osservare alcuni cambiamenti: sono gli effetti della macchina dei soccorsi che si è messa subito in moto fin dalle prime previsioni fornite da Arpav, e dell'aiuto fornito dai cittadini che fin da subito si sono rimboccati le maniche. Faccio riferimento in particolare ai quasi 1.900 volontari accorsi in provincia di Belluno che si sono aggiunti ai 1.800 bellunesi, ai 110 uomini dell'esercito, 250 vigili del fuoco, 520 volontari del Soccorso alpino nazionale, che si sono prodigati su 1.600 interventi, e ai gestori delle reti, e a tutti va un particolare ringraziamento per quanto fatto".

 

"L'energia elettrica - ha aggiunto - è stata ripristinata in grande parte dei luoghi, tramite linea o grazie ai 300 generatori, che si trovano ancora sul posto per affrontare eventuali, nuove emergenze. Si sta lavorando a pieno regime anche per il ripristino definitivo dell'acquedotto di Rocca Pietore, un'opera che normalmente richiede almeno un anno di lavori ma che contiamo di terminare per la fine di dicembre".

 

Bottacin si è detto inoltre "positivamente impressionato dall'azione di Governo in merito all'erogazione dei fondi a favore del Veneto: 250 milioni per le emergenze, 159 per la difesa del suolo non basteranno, ma i Ministeri dell'Ambiente e dell'Interno hanno assicurato che si tratta di un primo step. Il nostro obiettivo primario era ovviamente quello di ripristinare le condizioni minime a favore dei cittadini; l'altro obiettivo, non di certo secondario, far ripartire l'economia, riaprire le piste per lo sci dopo aver affrontato una dopo l'altra le problematiche degli impianti e per consentire l'inizio della stagione turistica invernale. La fase emergenziale non è ancora terminata - ha concluso - ma oggi arriva la fase più difficile: ricostruire, e nel più breve tempo possibile per far ripartire l'economia nelle zone colpite dal maltempo".

 



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