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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Il Manifesto delle terre dell'acqua

Condivisione piena e totale di tutte le forze politiche sul progetto

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Il Manifesto delle terre dell'acqua

PIEVE DI SOLIGO - Nella sala, intitolata a Francesco Fabbri, già Ministro della Repubblica, nella sede di ASCOPIAVE, è stato presentato al territorio "il Manifesto delle Terre dell'Acqua", firmato il 3 agosto da parte di 29 sindaci del Quartiere del Piave, nella sede della Regione Veneto.

L'incontro è servito a pubblicizzare il progetto durante un dibattito, per individuare i passi da percorrere, per raggiungere l'obiettivo di "ripensare l'economia locale attraverso una nuova concezione".

 

Stefano Soldan, sindaco di Pieve e presidente dell' IPA Terre Alte della Marca Trevigiana ha presieduto l'incontro.

Presenti, insieme ad amministratori e rappresentanti di molte realtà del Quartiere del Piave, anche i due europarlamentari Giancarlo Scottà e Davide Borrelli.

Nell'intervento introduttivo Soldan ha ricordato Fabbri, protagonista politico del territorio, mettendo in luce come questa iniziativa si collochi sulle orme, tracciate da lui, con l'intento di mettere in sinergia tutte le realtà amministrative, sociali e culturali.

 

"Il Manifesto non intende sostituirsi alle molteplici realtà presenti sul territorio, ma vuole coordinare le tante azioni, che ciascuna realtà ha messo in campo, singolarmente".

Quindi ha messo in luce che il Manifesto " è già stato firmato da molte imprese, perché coglie la storia di questo territorio ed è stato apprezzato da molti cittadini, che hanno firmato individualmente questa proposta innovativa, ossia la valorizzazione della risorsa dell'acqua per puntare allo sviluppo del turismo".

L'assessore regionale Gian Paolo Bottacin ha sottolineato la necessità di passare "dalla cornice ai contenuti", in sintonia con le richieste già presentate.

 

La senatrice Sonia Fregolent ha ricordato che "siamo in presenza di una buona occasione per parlare di acqua, elemento fondamentale, sottovalutato negli anni, insieme ad aziende e società per far crescere il progetto Unesco e valorizzare l'ambiente e lo sviluppo".

 

La presentazione nel dettaglio del Manifesto è stata affidata a Walter Mazzitti, coordinatore del progetto.

"Mentre si avvicina la fase operativa, oggi ci si pone in atteggiamento di ascolto dei vari contributi, per poterla potenziare. Siamo partiti dal basso con l'idea di rilanciare la vocazione di questo territorio, del suo paesaggio anche in chiave turistica".

Mazzitti ha già dato appuntamento al terzo incontro pubblico con i cittadini, fissato per il 20 ottobre al Castello di Susegana, con l'intento di far conoscere la storia, per mettersi in sintonia con i beni culturali nell'ambito europeo, prendendo spunto dal Centenario della grande guerra.

Ha quindi messo in luce un terzo aspetto: come l'aggregazione, i legami forti, l'acqua, il fiume, attraverso numerose azioni possano far crescere e sviluppare la cultura dell'acqua, per consegnarla al DNA delle nuove generazioni.

In questo contesto bisogna far conoscere meglio il Piave, la sua storia, perché di esso si è parlato poco in Italia.

 


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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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