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28 marzo 2024

Treviso

Manildo:"Amareggiato e stupito, ma il dialogo con Ztl rimane"

Il sindaco non approva l'occupazione del Collettivo: "servono legalità e soluzioni pacifiche", mercoledì vertice con Prefetto e Questura

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Manildo:

TREVISO - «Amareggiato e stupito dall'atteggiamento dei ragazzi». Questi i sentimenti del sindaco Giovanni Manildo quando è stato informato dell'occupazione dello stabile ex Telecom di via Dandolo da parte del Collettivo Ztl. «Con loro avevamo avviato un dialogo. Il 30 luglio scorso, assieme all'assessore Luciano Franchin li abbiamo ascoltati in un incontro durato più di tre ore - spiega Manildo - lasciandoci con l'impegno da parte mia e dell'amministrazione a mettere a disposizione dei luoghi di aggregazione per i giovani, chiedendo a Ztl di costituirsi in associazione e di presentare il proprio progetto per quale chiedevano uno spazio, partecipando al bando pubblico di assegnazione. Questo è l'unico modo attraverso cui un'amministrazione può dare uno spazio a qualcuno, come insegnano le esperienze di molte altre città, a partire dal "Bocciodromo" di Vicenza».

 

«Il fatto che il dialogo si sia improvvisamente interrotto con un nuovo blitz, mi ha amareggiato e stupito ma - ribadisce il sindaco - c'è comunque la volontà da parte di questa amministrazione di continuare a cercare una soluzione pacifica e continuare l'ascolto». Il problema della mancanza di spazi per associazioni e gruppi è già stato evidenziato e portato alla luce, anche per merito di Ztl, ma il Comune ci sta lavorando e l'unico modo per rispondere a tutte le richieste giunte al Comune da parte di associazioni è quello della legalità con un bando pubblico».

 

Il sindaco ha ribadito l'apertura e la disponibilità al dialogo con i ragazzi di Ztl, istituendo un'apposita commissione, formata dal vicesindaco Roberto Grigoletto, l'assessore Anna Caterina Cabino e il consigliere con delega alle Politiche giovanili Stefano Pelloni, che cercherà una soluzione continuativa. Ora sopra le teste del Collettivo incombe il rischio sgombero: Cà Sugana ha ribadito la volontà di cercare una soluzione pacifica, sottolineando che la decisione non spetta al Comune, bensì riguarda i proprietari della Tecla, la Questura e il Prefetto. Per mercoledì è fissato un vertice con il Prefetto, Comune e Questura e fino a a quel giorno non dovrebbero esserci azioni di forza.

 

Alle accuse del capogruppo in Regione federico Caner e di consiglieri comunali della Lega e dell'opposizione che hanno accusato l'amministrazione di "essersi sottomessa a Ztl, costretta a pagare un pizzo nei confronti del Collettivo", Manildo risponde: «Non abbiamo pagato alcun pizzo, noi ci stiamo comportando esattamente come abbiamo sempre detto, fin dalla campagna elettorale. Abbiamo sempre sottolineato che il problema degli spazi va risolto, la città ha bisogno di spazi non solo per i giovani di Ztl. Questo genere di affermazioni sono solo strumentali».

 

Una mossa, quella del Collettivo, che mette in difficoltà l'amministrazione, come ammette Antonella Tocchetto, consigliere comunale del Pd, da sempre al fianco dei ragazzi di Ztl: «Sinceramente anche io sono rimasta sorpresa di questa decisione, ma mi pare che il sindaco sia aperto ad un dialogo ed esclude azioni di forza. L'aver aperto un dialogo con tre ragazzi del Collettivo che faranno da apripista, spero serva a trovare presto una soluzione definitiva». La Tocchetto inoltre ricorda che, in occasione della precedente occupazione, quando aveva avviato la trattativa con i proprietari della Tecla, questi avevano dimostrato sempre un' apertura e mai un diniego. «La possibilità di un comodato d'uso gratuito tra privato e i ragazzi di Ztl, potrebbe essere una buona soluzione per tutti, almeno finché l'edifico, ad oggi abbandonato, non trovi un acquirente».

 


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Isabella Loschi

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