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24 aprile 2024

Italia

Manovra, deciso sciopero di 4 ore Confindustria: 'No porcate in Aula'

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Manovra, deciso sciopero di 4 ore Confindustria: 'No porcate in Aula'

Roma, 21 ott. (Adnkronos/Ign) - Uno sciopero nazionale di 4 ore, con manifestazioni gestite a livello territoriale, nel prossimo mese. E' la risposta decisa da Cgil, Cisl e Uil per dare forma alla contestazione dei contenuti della legge di stabilità. L'annuncio è arrivato in conferenza stampa dai tre leader Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

La manovra è ora al vaglio della commissione europea che dovrà verificare che siano stati rispettati tutti i parametri della Ue ed esprimerà il suo parere entro novembre. Domani l'ex finanziaria iniziarà invece il suo percorso in Senato con i partiti pronti a modificare il testo della manovra economica in molti punti e il governo aperto a proposte migliorative, ma a saldi invariati. Il cammino di approvazione dovrà concludersi per forza entro il 31 dicembre.

Proprio sul passaggio in Parlamento, un avvertimento arriva dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: "Sabato ho espresso il forte timore che nella fase di passaggio di conversione da decreto legge a legge saltino fuori le solite porcate e porcherie di cui nel nostro Paese abbiamo lunga esperienza. Mi auguro -chiosa il numero uno di Confindustria- che questo non succeda".

Per Squinzi "gli interventi del governo sono assolutamente insufficienti". "Bene, nel metodo, il provvedimento - fa notare - ma delude profondamente l'entità degli stanziamenti, ben lontana da quella che secondo noi garantirebbe un impatto sull'economia". In particolare, "sul cuneo fiscale le risorse non sono assolutamente in grado di produrre alcuno stimolo sulla domanda". Il presidente ricorda che l'intervento richiesto da Confindustria relativamente al cuneo era stato di 10 miliardi, ridotto poi a 5 e a 2,6-2,7 miliardi è stato l'esito finale.

Critico il capogruppo del pdl alla Camera Renato Brunetta per il quale è "indecente che non si conosca il testo definitivo". "Una cosa da emendare di questa legge di stabilità? Intanto bisognerebbe conoscerla, nessuno ancora conosce il testo definitivo, perché deve ancora arrivare alle Camere: è indecente", ha detto a 'Un caffè con...', su SkyTg24. "Anche se non è cosa nuova, - prosegue Brunetta - lo dico, che la legge di stabilità sia stata scritta dopo essere stata approvata dal governo. Son cambiate sette, otto, nove versioni, i conti non sono ancora chiari. Il governo ha approvato 'la copertina' si diceva una volta. Ecco non so cosa abbia mandato in Europa la notte del 15, questo è poco serio non tanto da parte del governo, quanto da parte della tecnostruttura del Ministero dell'Economia".

Quindi, approfondendo il contenuto del provvedimento, ha ricordato: "Guardiamo l'Imu: quella di Monti ammontava a 24 mld, compreso l'extra gettito degli Enti Locali; l'Imu di Letta dovrebbe essere intorno a 20. Ma nel 2014 dovrebbe l'Imu dovrebbe salire a 24 mld, senza la parte aggiuntiva dovuta ai Comuni che, complessivamente, potrebbe diventare 30 mld. Questo si potrà sapere solo a consuntivo nel 2015 ma già oggi mi chiedo: dov'è la riduzione della pressione fiscale, se sono sull'Imu noi abbiamo 10 mld in più rispetto a quello che è stato pagato quest'anno?". "Non è una legge coraggiosa, mancano le riforme necessarie" e se non funziona l'accordo di maggioranza, ha infine avvertito Brunetta, "in Parlamento temo l'assalto alla diligenza e che i saldi di bilancio non vengano rispettati".

 


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