Martedì l'addio a Sara Anzanello
A Ponte di Piave saranno celebrati i funerali della campionessa di volley, deceduta giovedì a Milano a 38 anni
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PONTE DI PIAVE - Sara Anzanello, l’ex pallavolista della nazionale italiana, campione del mondo nel 2002, è morta giovedì all’ospedale Niguarda di Milano per un tumore al sistema linfatico diagnosticato la scorsa estate.
Nel 2013 aveva subito un trapianto di fegato dopo una gravissima forma di epatite contratta in Azerbaigian. Aveva lottato per anni, affrontando la riabilitazione e tornando anche a giocare in Serie B. Ma non si era mai rimessa completamente. Poi in estate la drammatica diagnosi. A causa della malattia si era già sottoposta a due cicli di chemioterapia. Non è riuscita ad affrontare il terzo.
La settimana prossima è stata fissata la data del rito funebre. Sarà celebrato martedì alle 15.30 in chiesa a Ponte di Piave. Lunedì sera alle 20 sarà invece celebrato il rosario, sempre in parrocchiale.
La famiglia ha chiesto che al funerale di Sara tutti gli sportivi delle varie squadre partecipino con la tuta del proprio club d’appartenenza. Sarà presente anche all’Aido, l’associazione donatori organi.
L’ex iridata ultimamente faceva da testimonial proprio all’Aido. «Quando mi hanno telefonato non volevo crederci - dice Flavia Petrin, Presidente Nazionale Aido -. Piango una cara ragazza di cui ero subito diventata amica perché Sara mi aveva conquistato con la sua dolce semplicità.
Aveva toccato le vette mondiali nella pallavolo, le erano stati tributati onori ad ogni livello, eppure era rimasta la ragazza di sempre. Con gioia sincera aveva accettato di diventare il volto immagine della donazione, per la nostra Associazione».