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29 marzo 2024

Treviso

Martini e Rossi,"l'arte di essere contro"

Al museo Museo Bailo un anno di celebrazioni per i 70 anni dalla scomparsa 

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Martini e Rossi,

TREVISO - Nel 1947 Treviso  pianse la morte di due tra i suoi più illustri concittadini e grandi artisti del loro tempo, Arturo Martini e Gino Rossi, scomparsi  rispettivamente il 22 marzo e il 16 dicembre. Alterne fortune caratterizzarono la loro storia artistica:Martini godette dell’affermazione in vita, Rossi morì in solitudine e segnato dalla follia all’ospedale psichiatrico di Sant’Artemio. Ma oggi il genio creativo e la carica innovatrice delle loro opere sono riconosciuti a pieno titolo.

L’amministrazione comunale celebra il settantesimo della morte di Martini e Rossi onorandone la memoria con un articolato  programma di iniziative che avranno luogo negli spazi del Museo Luigi Bailo e dureranno tutto l’anno. Incontri di approfondimento, presentazioni di libri, letture al pubblico restituiranno le atmosfere di quel felice e irripetibile periodo che vide Treviso inserirsi nel panorama culturale europeo della prima metà del secolo, con protagonisti indiscussi come Martini, Rossi, ma anche Giovanni Comisso. La rassegna è organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso e l’Associazione  Premio letterario Giovanni Comisso.

L’evento di apertura è particolarmente significativo per il Museo civico: mercoledì 22 marzo, anniversario della scomparsa dell’artista, verrà infatti presentata alla cittadinanza la scultura inedita di Arturo Martini, Ritratto d’uomo, appena entrata ad arricchire la raccolta di opere martiniane esposte al Bailo, asse portante del percorso museografico della nuova struttura. L’opera costituisce una rara testimonianza del periodo espressionista dell’autore, avviato al ritorno dall’esperienza a Monaco di Baviera (1909): dal punto di vista stilistico e cronologico si apparenta strettamente con un’altra scultura di proprietà civica, L’Ubriaco, accanto al quale troverà collocazione naturale e adeguata valorizzazione all'interno del percorso dedicato alla fase giovanile dell'artista. Rimasta per oltre un secolo ignorata all’interno di una casa trevigiana è stata sapientemente restaurata da Pino Dinetto (Nuova Alleanza Cooperativa) con il determinante contributo dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti. Ad illustrare al pubblico l’importanza di questa nuova acquisizione, lo storico dell’arte Nico Stringa.

Significativo anche il secondo appuntamento, venerdì 24 marzo. Verrà presentato il volume di Giovanni Comisso, I due compagni (Santi Quaranta editore), esaurito da tempo in libreria e molto opportunamente riedito dall’Associazione Premio letterario Giovanni Comisso: un’opera che contribuisce in modo decisivo alla conoscenza dei nostri due artisti.

Venerdì 21 aprile verrà rievocato da Eugenio Manzato quel viaggio che i due artisti fecero a Parigi e in Bretagna sulle tracce delle opere di Gauguin, Van Gogh, Cezanne e dei fauves) titolo: “Gino Rossi e Arturo Martini tra il Veneto e la Francia 1910-1915”). Il 18 maggio toccherà ancora a Manzato presentare le nuove opere di Gino Rossi al museo Bailo. Giovedì 15 giugno Luca Zanetti leggerà da Comisso “I primi passi di Martini”. il 6 otttobre Isabella Panfido e Luca Zanetti leggeranno le letture di Giovanni Commisso e il 20 ottobre sarà presentato il volume “Gino Rossi, lettere e scritti dispersi” a cura di Nico Stringa. Si chiuderà il 10 novembre con una conferenza su “Gino Rossi, l’ultima stagione europea 1919 -1922”.

 


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