TREVISO - Unioni civili, omofobia, libri gender. Sono alcuni degli argomenti su cui il Coordinamento Lgbte di Treviso ha interrogato i candidati sindaco della città. Cinque i candidati che ci hanno messo la faccia e risposto alle domande. Unica assente la candidata Carla Condurso del Popolo della famiglia che non ha partecipato all’iniziativa.

“Vogliamo infinitamente ringraziare i candidati sindaco che hanno voluto offrire alla nostra associazione e a tutte le trevigiane e a tutti i trevigiani il loro contributo e dare valore con le loro parole alla nostra iniziativa di carattere informativo”, ha detto il Coordinamento Lgbte.

Alla domanda su un possibile incarico in giunta ad una persona dichiaratamente omosessuale, bisessuale o transessuale tutti e cinque i candidati sindaco hanno risposto che “non ci sarebbero problemi. Per tutti quello che conta sono le competenze e la professionalità”.

Sul tema dei matrimoni gay e delle unioni civili, invece, e “sulla disponibilità a officiare personalmente un’unione civile di due persone omosessuali” il candidato del centro destra Mario Conte è netto: “Sarà senza dubbio possibile celebrare le unioni civili nei locali del Comune, ma delegherò una persona a questo compito - spiega - Sono concorde al principio di uguaglianza tra coppie etero e omosessuali ma personalmente non me la sentirei”.

Il candidato Chaibi, invece, ritiene che i comuni dovrebbero prevedere anche i matrimoni per persone dello stesso sesso: “È centrale per la dignità della coppia. Sarò disponibilissimo a officiare matrimoni gay”. Il M5s con Losappio si dice favorevole alle unioni civili in municipio e si pone a supporto delle adozioni per coppie gay. Stessa posizione per la candidata Maristella Caldato: “Favorevole ai matrimoni gay che celebrerà senza problemi, ma la conquista di civilità continua con una normativa unica sulle adozioni".

Manildo che per primo con la sua giunta ha aperto le sale comunali alle unioni civili, definendola “una conquista di civiltà”, sulle adozioni dice: “la strada da fare è ancora lunga ma noi siamo favorevoli”.