Il matrimonio era fasullo, ma i debiti no
Ristoratore, fiorista e fornitore bomboniere aspettano
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CAVASO DEL TOMBA - Secondo le promesse sarebbe dovuto arrivare un avvocato svizzero con 26 mila euro per saldare il conto di un pranzo di nozze per 180 persone ordinato da un sedicente principe del Liechtenstein, un in realtà 50enne goriziano, e mai effettuato. Ma Giuliano Polloni, direttore del ristorante dell'"Asolo Golf Club", che dice di essere in ufficio dalle 7 di stamane, di emissari del committente non ha visto traccia e, del resto, ci ha sempre creduto poco.
Sta suscitando ilarità, più che altro, il matrimonio mai avvenuto per la sparizione dello sposo, due giorni fa, con relativo strascico di conti da pagare per servizi ordinati e mai consumati. Per cominciare quello del ristorante, i cui responsabili, subodorando qualcosa di anomalo, sono riusciti a contenere i danni bloccando orchestra e pianoforte. Poi il fioraio, che ha in casa 12.500 euro di materiale ormai destinato al macero, e il fornitore di bomboniere (8 mila euro), cui si aggiunge un abito da sposa da 7 mila euro.
Ieri il "principe", di fatto un goriziano di 50 anni con piccoli precedenti per episodi simili, si è a sorpresa messo in contatto con il ristoratore dicendo che oggi sarebbe giunto un legale del suo entourage con una valigetta piena di valuta. "Forse - ironizza Polloni - sarà stato bloccato dalla neve".