CONEGLIANO - Chiamatela, se volete, sindrome Georgino-Canalis. Chiamatela crisi-del-secondo-mese. Chiamatela come volete questa strana perturbazione sentimentale che arriva a mettere nubi e sconquasso in uno dei matrimoni più mediatici dell'anno (dopo quelli regali, ovviamente).

Voci insistenti, rimbalzate su tutti i media, danno per finito il matrimonio di Paola Cimolai e Matteo Zoppas.

Il 21 maggio scorso, la coppia più charmant e facoltosa di Conegliano si era giurata amore eterno nel duomo di Spilimbergo, davanti a un gruppetto di almeno 400 invitati. Tacchi dodici, sete multicolori ad avvolgere le invitate coi polpacci in vista e tanti tanti tight svolazzanti al soffio di una promessa impegnativa avevano fatto da coregrafia al sì di Cimolai-Zoppas. Poi i due sposi, che già convivevano da alcuni anni in corso Vittorio Emanuele a Conegliano, erano migrati in sud Africa. Per un viaggetto di nozze di tre settimane: quello che si permettono tutti i novelli sposi. O quasi.

E poi? Poi pare che sia successo qualcosa (ma non è dato sapere cosa) perché quell'unione che funzionava quando non era stata ufficializzata pare non abbia funzionato più. Dall'altare in avanti, qualcosa si è ingrippato.

Indiscrezioni dicono che Paola Cimolai sia tornata a vivere dalla mamma a Villa Sospisio e che abbia in programma di partire per la Cina. E Matteo? Matteo, definito dai tabloid l'imprenditore meno mondano della penisola, pare sia stato avvistato nei locali mondani di Milano.

Indiscrezioni, appunto. Che però sembrano mettere la parola fine alla favola bella, che ieri illuse i due vip.

Un po' triste, vero? anche perché Paola Cimolai, proprio alla vigilia del suo megamegamatrimonio, aveva dichiarato al portale H24 Teambuilder che con Matteo si erano "trovati, e anche scontrati, ma alla fine lui l'aveva resa una persona migliore".

Nella stessa intervista, la Cimolai aveva detto: "Ho già messo in preventivo che ci saranno momenti di crisi: quale coppia, quale famiglia non ne ha. La consapevolezza però è che quei momenti li affronteremo assieme. Abbiamo fatto diversi passi, scelte importanti. E a proposito di passi, a maggio abbiamo percorso anche il Camino di Santiago, assieme."

Evidentemente è più facile affrontare un pellegrinaggio che un'unione.