Maturande del Duca degli Abruzzi

TREVISO - Esclusa quasi da tutti l’analisi del testo di una poesia di Giorgio Carponi, sconosciuto ai più, le tracce che hanno avuto più successo tra i 7.348 maturandi trevigiani alle prese con la prima prova di italiano dell’esame, sono state il saggio breve artistico letterario sulla "natura tra minaccia e idillio in arte e letteratura" e il tema scientifico - tecnologico sul rapporto tra nuove tecnologie e robotica nel mondo del lavoro. I maturandi hanno preferito non rischiare con la traccia storica sul miracolo economico degli anni Cinquanta e Sessanta, evitata dalla maggior parte.

Marta Moscon e Andrea Blasick del liceo classico Canova
La prova è iniziata alle 9 del mattino e verso già prima delle 13 i primi studenti hanno concluso il tema di sei ore. Tra i primi ad uscire due ragazzi della V°B del liceo classico Canova: “Sono uscita due ore prima, spero sia andata bene - si augura Martina Moscon - Ho trovato le tracce abbastanza facili anche se non erano tra i temi dati per favoriti ed ho scelto il tema tecnico-scientifico”. “Per prepararmi ho sempre controllato i necrologi di persone famose, morte quest’anno o delle quali ricorreva l’anniversario - racconta Andrea - ma alla fine non mi è servito. Ho optato il saggio breve sulla natura tra “minaccia e idillio”.

Scelta condivisa anche da Riccardo Agostini, della V°E linguistico del Canova che pur non avendo trovato particolarmente interessanti le tracce per svolgerei tema ha le idee chiare sul suo futuro: “Ho fatto domanda di ammissione per il Trinity College di Dublino”.

Soddisfatta anche Lorena Hossu del liceo classico che esce dall’istituto con il sorriso e pensa già a domani, quando dovrà affrontare la seconda prova scritta, con il latino: “La prima è andata, belle tracce alla portata di tutti. Domani speriamo in una versione di Cicerone”.

Federica Morandin e Erika Trevisiol

Bene al Duca degli Abruzzi, Federica Morandin della V linguistico, si "aspettava di peggio”. “Pochissimi i compagni di classe che hanno scelto la poesia - spiega invece Francesca - Non conoscevamo Caproni ma la poesia era facile da analizzare. Ero partita con l’analisi del testo ma poi ho scelto la traccia sul rapporto lavoro e tecnologia”. I ragazzi tirano un sospiro di sollievo, la prima prova è andata, ma preoccupa di più la seconda prova, allo scientifico c’è matematica, al classico latino, economia aziendale all’istituto tecnico commerciale, e per il quizzone della terza prova materie di lunedì 26.

”Oggi è una giornata speciale che porterete sempre nei vostri ricordi e nei vostri cuori: la maturità. Per questo ci tengo a farvi il mio più sincero augurio di in bocca al lupo proprio oggi che affrontate questa tappa importante del vostro percorso di formazione”. Così il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, si rivolge agli studenti trevigiani che stanno sostenendo le prove di maturità. “Come diceva Calamandrei la scuola è la formazione della classe dirigente. La scuola è serietà, precisione, onestà, puntualità. Queste idee semplici e che permettono che la scuola sia scuola del carattere, formatrice di coscienze, formatrice di persone oneste e leali. Si tratta di un presidio di valori che vogliamo e dobbiamo difendere. La scuola rappresenta le fondamenta della nostra società su cui costruire il presente e progettare il futuro. La maturità è per i nostri ragazzi un punto di partenza e non un punto di arrivo e sono certo che tra i ragazzi seduti oggi nei banchi di scuola ci sia la classe dirigente di domani”.

Manildo ricorda poi il lavoro di tutto il personale docente: “In questa giornata non ci possiamo dimenticare dello straordinario lavoro dei nostri insegnanti che contribuiscono a fare della nostra scuola, un presidio di valori e un punto di riferimento importante per le nostre comunità”.