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20 aprile 2024

Conegliano

MENINGITE: GRAVE LA DONNA RICOVERATA A CONEGLIANO

L'Ulss7: caso isolato, non c'è rischio di epidemia

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CONEGLIANO. La meningite torna a colpire nell’alta marca trevigiana:domenica sera al pronto soccorso di Conegliano è stata ricoverata una donna affetta da meningite pneumococcica.

La donna, 59 anni di Albina di Gaiarine, era stata colpita alcuni giorni fa da quella che sembrava una sindrome influenzale ma domenica sera ha avuto un grave peggioramento che ha spinto il marito a portarla d’urgenza all’ospedale coneglianese. Qui l’esame delle urine rivelato la presenza del pneumococco, causa di meningite batterica. La donna è ora ricoverata in rianimazione in gravi condizioni: si trova in stato di coma farmacologico. I medici l'hanno sottoposta a trattamento antibiotico e di cortisone.

La  conferenza stampa tenutasi oggi presso la direzione medica di Conegliano.

La dirigenza dell’Ulss7 ha chiarito subito che la forma di meningite che ha contagiato la gaiarinese non ha niente a che fare con l’epidemia che ha fatto tremare la provincia di Treviso a dicembre 2007. In quel caso si trattava di meningococco di gruppo C, questa volta la causa dell’infezione è invece il pneumococco (streptococcus pneumoniae): un batterio che si trasmette per via respiratoria e può trovarsi nelle prime vie respiratorie senza causare alcuna malattia. L'incubazione è di circa 4 giorni.

In una conferenza stampa indetta per chiarire la situazione, i dirigenti dell'Ulss7 hanno spiegato che il contagio non porta facilmente allo sviluppo dell’infezione, tanto che la profilassi non è necessaria per chi è entrato in contatto con una persona ammalata. Nemmeno i famigliari della paziente ricoverata a Conegliano sono stati sottoposti a profilassi. Per svilupparsi, infatti, la malattia deve colpire persone già immunodepresse.

Le fasce d’età più a rischio sono i bambini e gli ultra sessantenni, già coperti da vaccino. Dal 2002, infatti, l’Ulss7 ha avviato una campagna di vaccinazioni per gli over 65 mentre i neonati  sono vaccinati per prassi.

Il ricovero a Conegliano rappresenta quindi un caso isolato.

Pochissimi i casi di meningite pneumococcica verificatisi nel territorio dell’Ulss 7 negli ultimi anni: uno nel 2007, nessuno nel 2006, uno nel 2005, cinque casi nel 2004 e un caso all’anno nel 2003, 2002 e 2001.

 


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