La “denuncia” viene da un amministratore che viaggia soprattutto in auto. Ma che, dietro il volante, nota le situazioni e le condizioni di scarsa sicurezza. “Oggi – spiega Bruno Zanette, consigliere di maggioranza a Conegliano le bici escono dal negozio senza fanali, campanello, catarifrangenti. Questi accessori sono opzionali e, di solito, nessuno li acquista. Un male, perché i ciclisti o i ragazzi che vanno in bicicletta non si limitano a usare questo mezzo di trasporto durante il giorno. E, soprattutto in questo periodo dell’anno, in cui viene buio prestissimo, circolare con la bici senza fanalino posteriore (e a volte anteriore) diventa un rischio per sé e per gli altri. “

In effetti, mentre in Germania, per esempio, è obbligatorio acquistare una bicicletta completa di ogni accessorio, in Italia questo non succede. “Sia le bici da corsa che le mountain bike – spiega il vittoriese Michelangelo Cauz, ex campione di ciclismo e ora titolare di  un negozio di biciclette -  vengono consegnate al cliente prive di fanalini e campanello. Questi accessori sono un optional. Anche se, per legge, quando si circola in città con un qualunque tipo di bicicletta, questa dovrebbe avere i catarifrangenti sulle ruote, il campanello e i due fanalini. Un agente di polizia locale potrebbe infatti comminare una multa di 22 euro a chi circolasse senza questi accessori.”

Tutti d’accordo? Marzio Bruseghin, il nostro campionissimo, è convinto che le biciclette dovrebbero garantire la sicurezza dei ciclisti, “ma – aggiunge – è anche vero che si dovrebbero sensibilizzare gli automobilisti e promuovere una cultura della strada che rispetti un po’ tutti, dai pedoni ai ciclisti, perché sulla strada nessun mezzo è egemone”.

Emanuela Da Ros