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19 aprile 2024

Treviso

Mom, arrivano i vigilantes sui bus

La decisione dell'azienda di trasporto pubblico per rendere più sicuri i bus a tutela della propria clientela e dei dipendenti

| Isabella Loschi |

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TREVISO Vigilantes al fianco di autisti e controllo dei bus di Mobilità di Marca. E’ quanto ha annunciato l’azienda di trasporto pubblico per accrescere i livelli di sicurezza a tutela della propria clientela e dei propri dipendenti. Dopo aver sperimentato con successo nei mesi scorsi la presenza di vigilantes privati a bordo dei mezzi, dislocati in orari e punti sensibili della rete in concessione, l’azienda è pronta a rendere strutturale questa forma di collaborazione.

“Il Consiglio di Amministrazione delibererà quanto prima la formalizzazione di un contratto che garantirà – annuncia il presidente Mom, Giacomo Colladon – la presenza stabile di vigilantes a supporto del nostro personale. Va detto che il fenomeno è di scala nazionale e sta interessando la maggior parte delle aziende pubbliche di trasporto. La risposta di Mom è quindi in linea con quanto hanno già realizzato o si stanno attrezzando a fare anche altre realtà del settore. Ciò non toglie che si tratta di azioni di deterrenza e che resta fondamentale la collaborazione con le forze dell’ordine. Un rapporto per noi costante che si è dimostrato efficace sia nel recente episodio verificatosi nel veneziano, sia nel precedente a Conegliano, avvenuto alcuni mesi fa”.

Al fianco del personale Mom, autisti e accertatori, non ci saranno solo professionisti della sicurezza, ma anche la tecnologia. A partire da questo fine settimana, infatti, tutti i dieci accertatori in servizio potranno avvalersi di una nuova App installata sugli smartphone di servizio che consente il rilevamento e l’attivazione di procedure di emergenza in caso di aggressione.

I controllori potranno quindi essere costantemente geolocalizzati e in contatto con una centrale operativa. “Grazie a questa app e in maniera istantanea i nostri operatori – spiega il direttore generale, Giampaolo Rossi – potranno attivare la procedura di richiesta di soccorso anche semplicemente scuotendo il telefono o tenendo premuto un tasto. Potranno restare in contatto telefonico con la Centrale Operativa e con le forze dell’ordine, se necessario, potranno inviare foto in diretta di situazioni di pericolo. Stiamo quindi investendo nelle più moderne tecnologie che riteniamo strumenti in grado di essere al fianco del nostro personale, assicurando agli operatori, ma anche ai nostri clienti, la necessaria serenità e soprattutto la possibilità di disinnescare situazioni di pericolo prima che possano degenerare”.

L’app consente di attivare diversi protocolli di azione, in base ai livelli di rischio che si posso presentare: pre-allerta, oppure di allerta vera e propria, quando il verificatore sa che sta per affrontare una situazione a rischio che potrebbe degenerare in aggressione, una vera e propria richiesta di intervento che indica aggressione in corso. L’allarme viene inoltre attivato in automatico se il verificatore ha difficoltà ad utilizzare il telefono: è sufficiente uno scuotimento dello smartphone. La chiamata di allarme parte automaticamente anche nel caso di “uomo a terra” per alcuni secondi.

 



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Isabella Loschi

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