Mom, dimissioni del consiglio di amministrazione
Il presidente Sartor:"Atto doveroso rimettere nelle mani dell’assemblea il mandato conferitoci dopo il cambio in Provincia"
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TREVISO - Il consiglio di amministrazione di Mom, l'azienda unica del trasporto pubblico locale trevigiano, ha rassegnato le proprie dimissioni, rimettendo il proprio mandato nelle mani dell’assemblea dei soci che ora dovrà essere convocata per le nuove nomine. Si è trattato di una scelta condivisa da parte del presidente Giulio Sartor e dei consiglieri Marina Cavedal e Mauro Vagaggini.
“Un atto doveroso rimettere nelle mani dell’assemblea il mandato conferitoci - spinge ali presidente Sartor -Il recente profondo rinnovamento istituzionale della Provincia di Treviso, socio di maggioranza dell’azienda Mobilità di Marca, ci impone infatti un passo indietro affinché i nuovi amministratori abbiano la massima facoltà di manovra in merito alle politiche di indirizzo dell’azienda partecipata. In quanto presidente, voglio cogliere questa occasione per ringraziare anzitutto l’Assemblea dei soci per la fiducia rinnovatami e in secondo luogo le maestranze tutte che insieme, in questi anni, hanno affrontato e vinto grandi sfide di rinnovamento del trasporto pubblico nella Marca: dalla fusione al biglietto unico, dalla nuova direzione agli importanti investimenti. Tanti obiettivi restano davanti a noi, ma siamo certi che la rinnovata assemblea dei soci saprà indirizzare il nuovo cda nel modo migliore”.
Parole di apprezzamento ha espresso il Presidente della Provincia, Stefano Marcon: Trattandosi di un atto non dovuto e tutt’altro che scontato, non si può che ringraziare il CdA tutto per il lavoro svolto fino oggi e perché che ha dimostrato con queste dimissioni la lealtà verso il mandato conferito. Come socio di maggioranza di Mom, nonché come presidente dell’Ente di secondo Livello, espressione dei Comuni della Provincia, posso assicurare che sarà costante il nostro impegno affinché questa azienda si dimostri sempre al servizio del territorio e dei suoi clienti”.