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29 marzo 2024

Treviso

Mons. Gardin: "reti di solidarietà e banche del tempo!"

I commenti di Luca Zaia e Giovanni Zorzi

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Mons. Gardin:

TREVISO - L'appello del Vescovo di Treviso, Mons. Agostino Gardin, in occasione delle feste natalizie, che aveva suscitato tanto interesse nei media locali e, ovviamente, anche nel nostro quotidiano, ( vedi http://www.oggitreviso.it/vescovo-ai-sindacino-agli-steccati-ma-reti-di-solidariet%C3%A0-177007#), è stato commentato anche dai politici trevigiani.

La Lega ha espresso il proprio disappunto perché il presule aveva contestato certi slogan, perché le espressioni "prima i Veneti, prima i trevigiani" non favoriscono la costruzione dei ponti, un'espressione cara a Papa Francesco e a tutto il mondo cattolico.

 

Qualche leghista ha invitato il Vescovo a interessarsi delle "anime", il che significherebbe che la Chiesa e la sua dottrina sociale, che sono parte integrante della società italiana e veneta, dovrebbe rinunziare alla sua storia.

Il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha sottolineato: "Quello slogan l'ho lanciato io nel 2010 ma le paure e le inquietudini sono reali. Nessun trevigiano chiude le porte a chi ha bisogno", in riferimento alle espressioni contestate da Gardin.

 

Giovanni Zorzi, Segretario Provinciale del Partito Democratico di Treviso, è intervenuto sulla polemica, sollevata da alcuni esponenti leghisti, sul contenuto dell'intervento di Mons. Gardini, rivolto agli amministratori e politici del territorio.

"In pieno delirio di onnipotenza, Zaia si permette addirittura di dire al Vescovo cosa deve fare, invitandolo ad occuparsi di anime e non di corpi, seguito da Stefano Marcon, Sindaco di Castelfranco e Presidente della Provincia e Giancarlo Gentilini, in questa sterile polemica tutta in salsa leghista. Mi spiace per loro, che evidentemente si sono sentiti chiamati in causa, ma è proprio quello che Gardin ha fatto nel suo intervento agli amministratori l'altra sera: il Vescovo si è rivolto alle anime e non ai corpi" dichiara Giovanni Zorzi.

"Quando si parla delle inquietudini del nostro tempo, le persone non possono essere ridotte a corpi; sono le anime che camminano su questo mondo con le loro paure, prima fra tutte quella di sentirsi insicure, abbandonate, costrette a chiudersi e a diffidare da tutto ciò che le circonda, sia esso lo straniero, il vicino di casa, l’Europa o lo Stato. Le parole del Vescovo devono far riflettere chi ha responsabilità di governare territori e comunità, anziché indurli a sollevare sterili polemiche", ha concluso Zorzi.

 


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