Caerano – Si è iniziato ieri e oggi si continua. Lavoratori davanti ai cancelli della sede centrale della Diadora a Caerano San Marco. Da ieri le linee produttive sono ferme.

Si resta fuori e non si lavora. Hanno aderito in massa allo sciopero. Non mancavano le bandiere e gli slogan. A motivare la ferma protesta dei lavoratori orchestrata dalla Uil, dove sono iscritti quasi tutti i 263 dipendenti della Diadora, la concreta possibilità che l’azienda possa essere acquisita dal patron del Gruppo Geox, Mario Moretti Polegato.

E nel caso in cui dovesse avvenire si profila uno scenario triste per i lavoratori, dato che mister Geox potrebbe tenere solo una cinquantina dei dipendenti della Diadora (marketing e commerciale) e lasciare a casa il resto, quelli che mandano avanti la produzione.

Una scelta di espansione da parte della Geox, che rafforzerebbe il suo ruolo nel mondo della calzatura sportiva, ed una possibile soluzione per i proprietari della Diadora, che si trovano indebitati fino al collo, sotto di 70 milioni con le banche.

La decisione sul futuro della Diadora e sull’eventuale acquisizione da parte di Polegato dovrebbe arrivare in seguito al prossimo consiglio di amministrazione della Diadora.

^{Nelle immagini: lo sciopero dei lavoratori Diadora (Foto Jurgen Panajotti)}