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28 marzo 2024

Treviso

MUSICA PER NEONATI

Una ricerca ne spiega gli influssi (sia negativi che positivi)

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

MUSICA PER NEONATI

Treviso – Una esperienza-ricerca iniziata nel 1980 per opera del prof. Leonardo Trevisan della Fondazione Premio Altino, e giunta alla maturazione proprio in questi giorni, spiega come l’ascolto musicale eserciti un ruolo molto importante nel bambino.

“Quest’arte” spiega il prof. Trevisan “influisce in parte negativamente e in parte positivamente sulla gestazione e sullo sviluppo sensitivo del bambino fin dalla nascita. L'ascolto musicale esercita un ruolo molto importante nel bambino, facendo appello a tutte le facoltà, e precisamente: alla sensorialità per quanto riguarda il ritmo, il suono; all'affettività, per quel che riguarda la melodia musicale; all'intelligenza, per tutto ciò che è armonia e presa di coscienza del linguaggio musicale”.

Ma quale musica far ascoltare ai neonati? “La musica che più si presta alla gestante e al bambino fin dalla nascita è quella tonale non drammatica: sinfonie, concerti, forme strumentali libere (ballate, scherzi, valzer, improvvisi, rapsodie, notturni, preludi...) anche se elaborate con l'inserimento di strutture ritmiche, armoniche, appartenenti alla musica leggera dando una luce particolare a quel dato brano. E ancora balletti, romanze, suites, folklore e canzoni che riescono creare momenti piacevoli, distensivi e di allegria”. Lo stato di ansia, il senso di paura proviene invece, secondo la ricerca, da espressioni musicali di musica elettronica, concreta, dodecafonica e rock duro adoperata come sottofondo a commedie e films.

Alcuni studi condotti nel reparto maternità di un ospedale della Florida hanno evidenziato che l’ascolto quotidiano di una cassetta musicale di 60 minuti, contenente ninne nanne o canzoni per bambini, portava ad abbreviare la durata del ricovero ospedaliero (di almeno cinque giorni) dei neonati prematuri e di basso peso. Nel gruppo di neonati che ascoltava le canzoni, rispetto al gruppo che non l’ascoltava, il calo di peso era minore, la quantità di latte assunto più elevata e il livello di stress meno accentuato. In un altro studio, compiuto dall’Università di Harvard, 90 bambini di 6 mesi d’età sono stati invece sottoposti a più riprese ad ascolti musicali legati a due tipi di composizioni: sotto l’influenza di musiche che apparivano consonanti  (Mozart, Vivaldi…), i piccoli restavano tranquilli, buoni e silenziosi; mentre frignavano irritati alle prime note dissonanti dei lavori di Schönberg, Weber.

C.B.

 


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Claudia Borsoi

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