Nardin aggredito, ecco la replica della società
Dopo i gravi fatti al termine del match di domenica, la dirigenza commenta la situazione societaria
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TREVISO - Dopo il pestaggio subito dal presidente del Treviso Tiziano Nardin al termine del match di domenica scorsa (sconfitta interna contro il Liapiave), la società non sta in silenzio.
Attraverso un comunicato stampa, rende note le posizoni della dirigenza biancoceleste.
Ecco il testo integrale.
«È recente la notizia che il presidente Tiziano Nardin ha subito una violenta aggressione da parte di un gruppo non ancora identificato. La violenza subita da Nardin non è giustificabile. Nardin, imprenditore di una piccola impresa trevigiana, ci ha messo i suoi soldi per salvare il Treviso, ed è proseguito nel suo intento di finire la stagione con la garanzia che dei futuri soci lo avrebbero aiutato. Questi futuri soci rispondono ai nomi di Vissoli, Corvezzo, Masieri e nomi usciti sui giornali recentemente.
Le trattative sembravano proseguire bene fino a quando Nardin non ha scoperto il raggiro nei suoi confronti. I bluff di Vissoli e compagni negli anni precedenti, in società come spal, pro patria, triestina sono venuti alla luce facendo fare di conseguenza a Nardin un passo indietro.
Hanno cercato mediaticamente di mettere Nardin alle strette per rovinarlo. Nella sua ignoranza non ha compreso la persona a cui aveva aperto le porte. Appoggiando il pensiero negativo dei tifosi su corvezzo e i suoi intenti di rilevare la società, ha tenuto duro fino a qualche settimana fa cercando di recuperare liquidità.
Oggi la triste notizia dell'aggressione. Nardin è vero ha sbagliato a fare accordi con persone sbagliate mettendo in seria difficoltá il calcio Treviso, se stesso e l'azienda, però non ha mai voluto del male a questa societá storica, questo è dimostrato dai soldi propri che ha investito. Sperando che questi tremendi episodi non allontanino imprenditori di grosse aziende per il futuro del calcio Treviso».
Comunicato pubblicato qui