VITTORIO VENETO - Diasabile dalla nascita, a causa di un errore medico. 1 milione e 300mila euro , a distanza di 8 anni, come risarcimento.

2005, ospedale di Vittorio Veneto. Nel reparto ostetricia, viene al mondo una bambina. Potenzialmente sana, la piccola riscontra delle complicazioni prima di vedere la luce. Una carenza d'ossigeno nel grembo materno le provoca lesioni celebrali permanenti. Tutto succede in pochi istanti, un attimo prima del parto.

Da allora, la famiglia non si è data pace, per capire come e perché è potuto succedere. Ieri, la sentenza del tribunale di Treviso: i medici furono responsabili dell'accaduto. Dopo la perizia del consulente tecnico d'ufficio, il giudice ha dichiarato come ci siano state delle precise responsabilità dei sanitari nei momenti che precedettero il parto. E ha stabilito la cifra del risarcimento.

"Un risarcimento che non potrà mai compensare il dolore e le sofferenze patite - ha commentato Gian Antonio Dei Tos, direttore generale dell'Uls7, aggiungendo che - rispetto al 2005, quando è accaduto il fatto, l’Ulss 7 si avvale, da alcuni anni, del sistema di “Risk management”, che serve a prevenire l’errore medico. Questo sistema prevede una serie di controlli e monitoraggi preventivi sulle azioni espletate dal personale sanitario, con lo scopo di individuare tempestivamente e interrompere tutte le eventuali concause che possono entrare in gioco nel generarsi di un errore diagnostico-terapeutico. Questo sistema è stato adottato a massima garanzia dei paziente”.