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28 marzo 2024

Treviso

Nasce il primo Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno

Il Consorzio di Difesa delle Attività Agricole dalle Avversità rappresenta oltre 10mila imprese

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Nasce il primo Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno

TREVISO - Oggi si è celebrato uno dei più importanti matrimoni nel mondo dell'agricoltura. Davanti al notaio Maurizio Bianconi di Treviso si sono infatti uniti i Consorzi di difesa dalle avversità, i Condifesa Treviso-Belluno (ex Coditv) con il Condifesa Vicenza (Codivi) dando così ufficialmente vita a Condifesa TVB alla presenza dei presidenti Valerio Nadal e Pier Luigi Buratti. Il neonato Consorzio per la difesa dalle attività agricole dalle avversità in termini di numeri è il primo nel Veneto e tra i primi cinque in Italia.

Il nuovo Condifesa aggregando le produzioni agricole e zootecniche delle tre province rappresenta: oltre il 50% della superficie vitata della regione; il 60% degli allevamenti da latte del Veneto; il 30% della superficie a seminativo (in primis mais); il 20% del comparto orto-frutticolo; più dell'’80% dei prati pascoli. Sono circa 10.000 soci con 380 milioni di euro di capitale assicurato ed un fatturato che supera i 25 milioni di euro.

“Oggi gli agricoltori hanno bisogno di risposte sempre più rapide - ha detto il presidente del nuovo Condifesa TVB Valerio Nadal - Siamo alle prese con sconvolgimenti climatici che mettono a serio rischio il loro reddito. E noi integrando le coperture assicurative agevolate con i fondi mutualistici abbiamo messo in azione un sistema unico ed innovativo per andare incontro alle esigenze dei nostri soci. Le sinergie che nasceranno da questa operazione porteranno importanti vantaggi tecnici ed economici non solo ai soci del vicentino ma anche ai nostri trevigiani e bellunesi”.

Per Pier Luigi Buratti “Oltre alla qualità e alla completezza delle salvaguardie assicurative e mutualistiche, con questa operazione potremmo estendere al circa il 50% della superficie della nostra regione importanti progetti fortemente innovativi in chiave di sostenibilità in agricoltura. Si veda ad esempio BoDi il bollettino fitosanitario digitale che consente al viticoltore, dal proprio smartphone, di monitorare i rischi di malattia del proprio vigneto ed intervenire con il minimo impatto sull’ambiente”.

 



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