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29 marzo 2024

Montebelluna

NAVIGATORI SATELLITARI SOTTO ACCUSA: IL SINDACO SCRIVE AL MINISTRO

I camion infilano strade dove non riescono a passare e la circolazione ne risente

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Montebelluna – I navigatori satellitari farebbero più male che bene. Lo pensa il sindaco Laura Puppato che, insieme al suo assessore ai Lavori Pubblici, ha deciso di scrivere ad Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. I camion verrebbero indirizzati in punti in cui inevitabilmente vanno a creare rischi per la circolazione.

“Di qualche giorno fa – scrivono sindaco e assessore - l’ultimo episodio relativo ad un autoarticolato bosniaco che si è inoltrato lungo una via stretta, in salita. È accaduto poco dopo camion è rimasto incastrato in un sottopasso ferroviario. L’autotrasportatore non ha rispettato la segnaletica che proibiva il passaggio a mezzi di tale taglia, restando così intrappolato con inevitabili preoccupazioni per lo stato della struttura. Si è reso quindi necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, dei tecnici specializzati delle Ferrovie e degli agenti della Polizia Locale, che sono riusciti, non senza difficoltà, a liberare il passaggio. Tuttavia, in questo caso, per fortuna, non si sono rivelate lesioni gravi alla struttura”.

Si tratta solo di un paio di esempi: “Questi sono solo gli ultimi di una serie di segnalazioni di automezzi, anche di grossa taglia, che restano intrappolati o bloccati in strade centrali o strette, comunque impraticabili per tale tipo di trasporto. L’area urbana ed extraurbana di Montebelluna è caratterizzata dalla presenza di diverse attività produttive. La nostra città è infatti una delle maggiori realtà economiche del Nord Est, con imprese che si sono contraddistinte in ambito nazionale ed internazionale, quali Geox o Stonefly nella calzatura, Lotto o Nordica nello sport. I traffici sono quindi costanti. A questo si aggiunge il fatto che il nostro territorio è circondato a nord-est dalle morbide colline del Montello, area di grande pregio naturalistico, di certo non adatta al transito dei mezzi pesanti. Eppure sono frequenti gli episodi di Tir che si avventurano nelle stradine che si inerpicano sul Montello, o in vie a ridosso del centro storico con una carreggiata molto limitata, e quindi inadeguata. In questi casi gli interventi diventano davvero molto complicati. Gli agenti della Polizia Locale devono cercare di riportare l’automezzo nella circolazione principale, e in taluni casi questo ha significato un lavoro impegnativo che ha occupato diverse ore di lavoro e di chiusura al traffico della zona interessata. Nelle circostanze peggiori si verificano danni a strutture, come nel caso di ponti o sottopassi, oppure a residenze e recinzioni. Tutto ciò procura uno spreco delle già limitatissime risorse pubbliche nonché un cattivo uso del poco tempo a disposizione per le mille incombenze della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco. Numerose sono anche le segnalazioni dei cittadini, allarmati per i disagi alla circolazione e per la loro sicurezza”.

Colpa dei camionisti, ma il dito viene puntato anche contro i satellitari: “Se in alcuni casi specifici, tali episodi sono legati alla mancanza – certamente grave - di rispetto della segnaletica, in altri, sempre più frequenti, essi sono imputabili alle erronee indicazioni dei navigatori satellitari. I GPS infatti indicano la via più breve, senza però evidenziare la presenza di ostacoli oggettivi quali l’altezza di un ponte, la larghezza di una strada o il senso unico. Se, ad esempio, si chiede al navigatore il tragitto che conduce da Montebelluna a Crocetta del Montello (un comune vicino), verrà segnalata una “presa” (strada stretta in salita) del Montello, che non è certo una via praticabile dai mezzi pesanti. Non possiamo quindi scagliarci contro quegli autotrasportatori che provengono da altre parti d’Italia o del mondo, ma cercare di fare un serio ragionamento su come si possa, anzi si debba, evitare questo tipo di disagio, davvero pesante. Soprattutto chi viene da altre zone d’Italia e non conosce il territorio si affida totalmente inconscio al suo tecnologico compagno di viaggio e non si rende conto del danno fino a quando non si troverà “intrappolato”. Le mappe indicano di passare per il centro cittadino per utilizzare la via più breve, così quando gli autotrasportatori si incamminano per la strada indicata, si accorgono in ritardo della segnaletica che ne vieta il passaggio e questo li obbliga a svoltare in fretta in stradine laterali di fortuna, per non incappare in sanzioni, con le conseguenze che conosciamo bene”.

I navigatori sono gli stessi per camionisti e automobilisti, ma secondo sindaco ed assesore non dovrebbe essere così. “Automobilisti e conducenti di Tir hanno esigenze molto diverse dovute, come è ovvio, alla diversa tipologia del veicolo. Non è a nostro avviso corretto che queste due categorie di utenti utilizzino gli stessi strumenti. I nostri uffici tecnici hanno fatto una veloce analisi dei prodotti presenti nel mercato e hanno riscontrato che la stragrande maggioranza degli apparecchi sono pensati solo per le autovetture. Pochissimi sono i modelli che hanno la possibilità di impostare il tipo di mezzo differenziando tra auto, camion, ecc. Esiste, è vero, un’apparecchiatura professionale per la categoria dei mezzi pesanti, ma ha dei prezzi esorbitanti che rendono il suo acquisto infrequente tra la categoria delle aziende di autotrasporto”.

Ecco una proposta per risolvere le cose: “Riteniamo infatti che Lei possa interessare i suoi uffici ministeriali di questi aspetti che procurano danni, fastidi e costi niente affatto trascurabili in molte zone d’Italia, coinvolgendo le case di costruzione di navigatori satellitari, le associazioni di categoria degli autotrasportatori e le società che aggiornano le mappe”.

 


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