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20 aprile 2024

Cronaca

Niccolò Pietro, primo bimbo in Italia a essere figlio di due madri. Anche per l'anagrafe

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Niccolò Pietro, primo bimbo in Italia a essere figlio di due madri. Anche per l'anagrafe

Foto dal profilo Facebook di Chiara Foglietta

Niccolò Pietro ha due mamme anche per l'anagrafe. Il bimbo è il primo nato in Italia ad essere iscritto all'anagrafe di un Comune, quello di Torino, che ora contende il primato a Napoli. "Abbiamo contribuito a scrivere un pezzo di storia", sostiene la sindaca Chiara Appendino, che nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di dare pari diritti alle nuove famiglie anche "forzando la mano" alla legge. E' stata la prima cittadina in persona a registrare il piccolo Niccolò Pietro come figlio di una coppia omogenitoriale. Un gesto destinato a fare discutere a lungo, tra i fautori dei diritti per tutti e chi invece parla di atto illegittimo

 

"Abbiamo aperto una strada importante per tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione, abbiamo dato coraggio a quelle donne che non hanno più intenzione di dichiarare il falso", commenta Chiara Foglietta, consigliera comunale del Pd che la scorsa settimana aveva sollevato il caso dell'iscrizione del figlio avuto con la procreazione assistita dalla compagna Micaela Ghisleni."Niccolò ora è ufficialmente registrato ed è figlio mio e di Micaela anche per lo Stato italiano", aggiunge spingendo il passeggino del piccolo fuori dall'ufficio della sindaca. Con Niccolò Pietro sono stati iscritti all'anagrafe anche i figli - nati però all'estero - di altre due coppie, due papà e due mamme. "Un gesto di libertà e di gioia", per l'assessore alle Pari Opportunità, Marco Giusta, secondo cui a questi bambini è stato riconosciuto "il diritto ad avere una famiglia".

 

Applaudono la decisione della Appendino anche Nino Boeti e Monica Cerutti, presidente del Consiglio regionale del Piemonte e assessora regionale alle Pari opportunità, ed esulta il Coordinamento Torino Pride, che parla di "un passo gigante verso la parità". E se per l'Anci "i sindaci sono costretti a rimediare ad un vuoto normativo che rischia di danneggiare i cittadini", il no del centrodestra ad un atto che potrebbe essere annullato è netto. "Io rispetto le scelte di vita di tutti, ma difendo e difenderò sempre il diritto di ogni bambino che nasce ad avere una mamma (donna) e un papà (uomo) - afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini -. Provo una profonda tristezza per l'egoismo degli adulti: uteri in affitto e bambini in vendita non sono il futuro".

(di Alessandro Galavotti, ANSA)

 



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