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29 marzo 2024

Castelfranco

PARCHI URBANI MESSI IN RETE DA UN PERCORSO CICLABILE

Si potrà andare da Villa Ca’ Amata fino al Muson

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Castelfranco - Montare in bicicletta e pedalare in completa sicurezza dal parco di Villa Ca’ Amata fino al Muson. Partire quindi dall’estremità più a nord del Comune di Castelfranco e arrivare a quella più a sud vagando per un percorso ciclabile che toccherà anche il nuovo parco che sorgerà nella zona del centro commerciale, le zone verdi di Quartiere Italia e via Verdi, e magari facendo tappa anche al parco per eccellenza, a Villa Bolasco.

L’amministrazione comunale guarda avanti e, prima ancora di avere i parchi pronti, pensa già a come collegarli tra loro. A come creare un percorso paradisiaco per gli amanti del cicloturismo, ma soprattutto per i propri cittadini, che non mancano mai, in qualsiasi riunione di quartiere, di urlare a squarciagola la propria voglia di verde. Nella relazione programmatica che accompagna il bilancio comunale c’è un paragrafo intitolato “Studio urbanistico per la connessione a sistema della aree a parco urbano”.

Ecco quale sarebbe la ricetta. “Nel triennio 2008-2010 – c’è scritto nella relazione -, l’Amministrazione Comunale ha intenzione di promuovere uno studio urbanistico per la messa a sistema delle aree a parco urbano, con valenza anche sovracomunale. L’obbiettivo è di integrare più ambiti che si configurano come parchi e aree verdi diverse e che, orientativamente, potranno essere individuati lungo un asse nord-sud che va dal limite nord all’area dell’Istituto Professionale Agrario e di Villa Ca’ Amata, al parco dell’area Gst, al sistema di aree a verde pubblico del Quartiere Italia e via Verdi fino al parco storico di Villa Bolasco e ai percorsi del Muson”.

Dunque tutto chiaro. Almeno per quanto riguarda quali sono le aree verdi. Aree verdi che in alcuni casi per ora comunque sono solo un segno sulla carta (e magari a fatica anche quello), come il grande parco urbano dell’area Gst, che, stando alle dichiarazioni di rappresentanti della giunta, dovrebbe essere realizzato grazie ad una sorta di baratto di terreni di privati con metri cubi edificabili in aree di proprietà comunale lungo viale Europa. Ipotesi per certi versi “suggestiva”, ma secondi alcuni appunto praticabile.

Circa il verde di via Verdi e viale Italia: c’è, ma si aspetta da tanto che possa essere attrezzato. Comunque le buone intenzioni (almeno quelle) non mancano. Ma come collegarli questi parchi (o presunti parchi)?

“Tale insieme di aree – recita sempre lo scritto – dovrà essere interconnesso e raggiungibile dai centri abitati mediante sistemi pedonali e ciclabili, alternativi alla viabilità ordinaria, che potranno utilizzare la viabilità minore e le nuove infrastrutture in via di realizzazione, di progettazione e di studio e collegarsi con percorsi ciclopedonali del territorio. A tale scopo, nel triennio 2008-2010, l’Amministrazione Comunale affiderà un incarico di progettazione urbanistica a scala urbana che delinei l’assetto generale in vista dell’avvio di opere pubbliche o di interventi in parte di soggetti privati”. MC

 


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