Montebelluna – Fiamme, esplosioni ed alla fine solo un ammasso di macerie. È successo al deposito della Ge.co, in via Cal Piccole, ditta specializzata nella posa di condotte sotterranee di luce e gas. L’allarme è scattato quando erano circa le 5 di ieri mattina. Completamente distrutto il capannone. Si stimano danni per oltre mezzo milione di euro.

Forse a scatenare le fiamme è stato un cortocircuito, ma non è stata esclusa l’ipotesi che possa trattarsi di un incendio di natura dolosa. L’area interessata infatti è stata sottoposta a sequestro cautelare. Durante l’incendio sono esplose delle bombole di acetilene che si trovavano all’interno del deposito. Un boato tremendo. Sono saltati anche i vetri delle finestre di alcune case e delle parti di bombole, dopo essere volate in aria, sono precipitate a diverse centinaia di metri di distanza, sui tetti e nei giardini delle abitazioni.

In un primo momento si era pensato anche all’evacuazione dei residenti nella zona, ma poi il sindaco Laura Puppato ha ritenuto non fosse necessario. Per domare le fiamme è occorso l’intervento di più autobotti dei vigili del fuoco; da Monbelluna, Castelfranco, Treviso, Asolo. Nell’incendio sono rimasti distrutti nove furgoni, oltre che attrezzature di vario tipo.

Dell’edificio è rimasto ben poco. Sul caso ora stanno indagando i carabinieri e gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. I titolari, Franco Poloni e la moglie Bruna Brunello, hanno dichiarato di non aver mai ricevuto minacce.

^{(FOTO OggiTreviso)}