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24 aprile 2024

Castelfranco

ASILO NIDO IN FAMIGLIA, INIZIANO LE SELEZIONI

Il servizio potrebbe partire a Castelfranco dopo che la Regione avrà formato le mamme che faranno richiesta

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Castelfranco - “Nido in famiglia” anche a Castelfranco. L’iniziativa potrebbe concretizzarsi, in via sperimentale, con l’ottenimento all’abilitazione da parte di mamme che hanno dimostrato interesse per la cosa. Che cosa significa nido in famiglia? In sostanza si tratta di un servizio simile a quello offerto dai normali asili nido, con la differenza però che l’ambiente in cui viene svolta l’attività non è pubblico, bensì privato.

Mamme a casa da sole con bambini piccoli possono mettere a disposizione parte della propria abitazione e renderla simile ad un asilo vero e proprio. È stato pubblicato un bando regionale per la formazione di collaboratori educativi e la cosa sta suscitando particolare interesse nella città murata: diverse mamme hanno già richiesto informazioni al riguardo presso gli sportelli dei servizi sociali comunali.

Ogni mamma che seguirà i corsi di qualificazione promossi dalla Regione e che dimostrerà i requisiti necessari per ricoprire il ruolo potrà prendersi cura di sei bambini al massimo, da 0 a 3 anni. Insieme alla formazione delle figure dei collaboratori educativi (obbligo di avere la licenza media inferiore) ci saranno anche corsi specifici dedicati a figure cui gli stessi educatori faranno riferimento.

Degli “organizzatori”, questa la parola utilizzata per definirli, che prenderanno in carico una determinata zona e che faranno da supervisori, svolgendo anche funzioni di promozione, tutoraggio, mediazione e verifica per garantire uniformità tra le varie realtà che si svilupperanno. Per l’iscrizione dei bambini al nido in famiglia i genitori faranno riferimento agli appositi elenchi pubblicati dalla Regione, che verranno aggiornati annualmente garantendo un’equa distribuzione del servizio in tutte e sette le province venete.

Ma saranno veramente affidabili le persone che verranno selezionate per svolgere questo delicatissimo servizio? È sufficiente la terza media per ricoprire un ruolo educativo di questo tipo, quando oramai negli asili nido è diventata prassi richiedere la laurea per poter lavorare come semplice maestra? “A garanzia delle famiglie ed essenzialmente dei bambini – recita il bando pubblicato anche nel sito del Comune di Castelfranco - il programma prevede che, da parte della Regione, siano adottate le azioni necessarie per effettuare, nei diversi momenti di avvio e in itinere, verifiche di presenza e di permanenza dei requisiti individuati per l’esercizio dell’unità d’offerta”.

Mette le mani avanti il sindaco Maria Gomierato: “Una decina d’anni fa, quando ancora ero assessore alla cultura, c’erano state delle proposte in tal senso da parte di educatrici d’infanzia. Poi era stata sviluppata una buona offerta di nidi integrati e non c’era più stata l’esigenza di avviare un servizio di questo tipo. Potrebbe anche essere una buona proposta, ma servono garanzie assolute dal punto di vista educativo, igienico e strutturale. Si tratta di un argomento estremamente delicato”.

 


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