Treviso - Il prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli, ha firmato i primi decreti di espulsione per quattro cittadini dell’Ue pregiudicati per motivi di ordine pubblico. Si tratta di tre rumeni e un francese che hanno tutti precedenti penali per reati legati alla prostituzione e allo spaccio di stupefacenti. Uno è stato accompagnato alla frontiera, gli altri avranno trenta giorni di tempo per lasciare l’Italia.



I fascicoli erano stati presentati dalle forze dell’ordine, ma l’ultima parola spettava a prefetto Vittorio Capocelli che alla fine ha firmato le richieste. Alla base del provvedimento, c’è il famoso decreto sulla sicurezza, (varato lo scorso anno dopo l’omicidio di una donna a Roma da parte di un rumeno). Spetta solo al prefetto la facoltà di allontanare i cittadini comunitari, qualora venga appurato che non posseggano i requisiti previsti dal pacchetto-sicurezza. Prima questo potere era appannaggio solo del ministro degli Interni.



La richiesta di espulsione era stata avanzata nelle scorse settimane dalle forze dell’ordine trevigiane con valide motivazioni: i quattro non avrebbero reddito e fonti di sostentamento dichiarate, contratto di lavoro o frequenza di studio, dimora «autonoma» e soprattutto hanno alle spalle diverse violazioni della legge di rilevanza sociale e penale.
Costoro sono i primi a subire il decreto sulla sicurezza per il 2008.



I quattro si aggiungono alle due donne, sempre rumena, che vennero espulse da Capocelli lo scorso novembre per gli stessi motivi. Facevano parte di un’organizzazione criminale che aveva in mano il mercato della prostituzione e non avevano né una residenza regolare né un contratto di lavoro. Ci sarebbero, comunque, anche altre persone ritenute “pericolose” che provengono dai paesi dell’Unione Europea e risiedono a Treviso che molto probabilmente saranno espatriate