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29 marzo 2024

Castelfranco

PIANO COLORE, IN CENTRO STORICO NON SFUGGE NULLA

Prescrizioni che vanno dalle facciate degli edifici fino all’arredo urbano

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Castelfranco - Reso noto il contenuto del “Piano del Colore”, ovvero il nuovo regolamento comunale da cui non potranno prescindere i restauri in centro storico. Una scelta motivata dalla necessità di riqualificare l’immagine della città, passando proprio per il corretto svolgimento delle coloriture degli edifici.

“Le norme del piano – come si legge nel regolamento – sono da ritenersi come prescrizione in materia di decoro pubblico e costituiscono integrazione alle norme del Regolamento Edilizio Comunale, forniscono i criteri e le direttive da seguire per l’esecuzione di interventi di coloritura, di decoro e di tinteggiatura delle fronti degli edifici, di conservazione, di esecuzione, sostituzione od eliminazione di intonaci, di rivestimenti di facciata, di ripristino, di pulitura e restauro degli elementi architettonici e decorativi e di installazione o sostituzione dei manufatti di arredo urbano”.

In altre parole qualsiasi cosa si vada a toccare in centro storico deve essere vagliata ed approvata anche in base alla qualità cromatica. Non sono esenti serramenti esterni, portoni, cancelli e vetrine dei negozi o, appunto, l’arredo urbano, quindi anche gli ombrelloni e i tavolini dei bar dovranno essere in linea. Non solo: sotto la lente d’ingrandimento finiranno anche le parti murarie a vista sopra le coperture degli edifici, frontespizi, timpani, elementi pertinenti o complementari dell’edificio, muri di confine, recinzioni, spalle di ponti etc. Prima del rifacimento delle tinteggiatura negli edifici del centro storico “dovranno essere effettuate dettagliate indagini colorimetriche sulle principali tinteggiature presenti sulle facciate (cornicioni di gronda, marcapiani, aggetti dei particolari architettonici, architravi di porte e finestre, balconi) ponendo particolare attenzione agli strati pittorici originari”. Da lì poi la produzione di tutta la documentazione del caso e solo dopo l’approvazione del Comune i lavori potranno essere effettuati.

 


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