Treviso - E’ stato assolto il vigile in servizio al Comando di Treviso accusato di tentata concussione, per aver offerto a una trentenne straniera di cancellarle la multa in cambio di sesso. Il processo a carico di S.C., si è celebrato ieri mattina. Il giudice Michele Vitale, ha deciso l’assoluzione dell’agente per mancanza di prove. L’agente era stato portato alla sbarra da una trent’enne straniera che lo accusava di averle proposto sesso in cambio della cancellazione della multa. La donna aveva chiesto un risarcimento danni di 30 mila euro. La difesa, rappresentata dall’avvocato Fabio Crea, ha evidenziato alcune contraddizioni nella ricostruzione fornita dalla presunta vittima, a cominciare dall’orario in cui i fatti si sarebbero svolti. La donna aveva, infatti, riferito che il vigile si era presentato a casa sua alle 14.30 proponendole la cancellazione della multa in cambio di sesso.

A quell’ora, invece, secondo la deposizione di un altro vigile, S.C. si trovava al comando. I fatti risalgono al maggio del 2007. Il vigile vede un’auto parcheggiata in divieto e inizia a scrivere la contravvenzione. Poco dopo giunge la proprietaria che cerca di spiegare le sue ragioni. S.C., che fa scattare un controllo più approfondito scoprendo che probabilmente non è stato fatto il passaggio di proprietà della vettura, controllo che a causa di un problema al terminale doveva slittare al pomeriggio. La giovane se ne va e l’agente scopre di aver trattenuto per sbaglio il certificato di proprietà dell’auto; decide pertanto di andare nella casa dove la ragazza lavora come badante per restituirglielo. La donna avrebbe raccontato che il vigile le avrebbe proposto la cancellazione della multa da 600 euro in cambio di una prestazione sessuale. L’agente ha negato fermamente qualsiasi approccio a sfondo sessuale.