Montebelluna – Il sindaco Laura Puppato è stato ricevuto dal presidente del Tribunale Francesco Pedoja. Ha esposto le motivazioni della sua riluttanza alla chiusura della sezione di Montebelluna. Lui ha richiesto che il sindaco si rifaccia vivo documenti alla mano. La Puppato intanto annuncia la mobilitazione.

“Siamo andati ad esporre le nostre argomentazioni e le ragioni per cui, per noi, è opportuno che la sede del Tribunale resti a Montebelluna – ha dichiarato in seguito all’incontro il sindaco Puppato - La motivazione della sua ipotesi di accorpamento, così come adotta dal presidente del Tribunale, riguarda l’informazione pervenutagli che nel PRG del Comune sarebbe previsto che in luogo del Tribunale sorga un teatro, con la conseguente perdita dell’edificio. Ho confermato a Pedoja che tale previsione non risulta nel nostro PRG, bensì in una bozza del Piano Particolareggiato del Centro Storico e che, in ogni caso, il Comune non è intenzionato nell’immediato a vedere modificato l’assetto attuale degli edifici del centro. La carenza di fonti economiche in cui versano i Comuni ne preclude l’edificazione. Per il resto gli ho ribadito le motivazioni che fanno propendere per il mantenimento della nostra sede, che riguardano il numero di abitanti (e quindi il bacino di utenza), il tessuto produttivo con l’elevatissimo numero di aziende e la sua collocazione geografica centrale del territorio Pedemontano. Ed inoltre la presenza di un edificio adeguato alle esigenze, per il quale il Comune non chiede spese di affitto”.

“È mia intenzione – aggiunge - sentire sindaci, avvocati ed industriali locali, parte dei quali mi hanno già chiamata per chiedere lumi. Farò mettere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale questa situazione. Questa è la direzione in cui vogliamo andare per non privare il territorio del nostro Tribunale. Si tratta di azioni concrete che andremo a fare nelle prossime settimane. Nel frattempo invieremo un dossier al presidente Pedoja con tutte le nostre argomentazioni”.

“Altro aspetto non trascurabile – conclude - sono i costi. Attualmente la sede distaccata del Tribunale di Montebelluna non costa niente al Ministero, in termini di affitto e spese correnti, tutte spese che si sobbarca volentieri il Comune. Non credo che l’ipotesi Castelfranco possa prospettare la stessa situazione.”