SUICIDA L'UOMO AFFIORATO DAL PIAVE
Il ritrovamento del corpo venerdì, all'inizio si era pensato ad un omicidio
Susegana. E' stato dato un nome all'uomo il cui corpo è affiorato dalle acque del Piave venerdì pomeriggio. E con il nome è emersa la storia che lo accompagna. Si tatta di un impiegato trevigiano di 53 anni, suicidatosi dopo che gli era stata ritirata la patente.
La morte dell'uomo, trovato morto nelle acque del fiume Piave, risale a venerdì scorso ma solo sabato la testimonianza dei familiari ha permesso di ricostruire le cause del disperato gesto.
L'impiegato era stato trovato positivo all'alcol test mentre era in auto, e gli era stata ritirata la patente. Per questo temeva di perdere il posto di lavoro e si sarebbe ucciso gettandosi nel fiume.
Venerdì nel primo pomeriggio, alcuni bagnanti che si godevano il sole lungo il Piave all'altezza di Ponte della Priula, hanno visto un corpo riverso sui massi a ridosso del ponte ferroviario, e hanno avvisato subito i soccorsi. Soccorsi vani, poichè l'uomo era già morto. Indosssava camicia e pantaloni non aveva documenti con sè. In un primo momento i Carabinieri avevano erano stati portati ad ipotizzare un omicidio, poi sabato sono riusciti a risalire all'identità dell'uomo e a ricostruire gli avvenimenti.