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25 aprile 2024

Castelfranco

I COMUNISTI ITALIANI FANNO FUOCO SUL NUOVO PROGETTO COMUNALE PER I GIOVANI

Tra i novanta partner coinvolti solo sei sono associazioni giovanili

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Castelfranco - Un progetto per i giovani, ma secondo i Comunisti Italiani “i giovani non compaiono”. Compaiono, invece, tra i partner nel progetto giovanile nel mirino, approvato dalla giunta comunale castellana, agenzie interinali e persino due imprese di costruzioni. Sparano sul progetto, denominato “Reti locali – Reti InformAttive”, Alessandro Squizzato, Simone Marconato, Maria Ida Miotto, del Partito dei Comunisti Italiani della Castellana (il primo in veste di segretario) e membri del direttivo della consulta giovanile di Castelfranco.

Perché? «Il progetto – spiegano - ha lo scopo piuttosto generico di “potenziare” la rete informativa e di servizi per i giovani del territorio. Nel concreto corrisponde all’apertura di alcuni spazi web e al potenziamento di alcuni sportelli. Ma che cosa abbiamo scoperto? Nella lunghissima lista dei 90 soggetti coinvolti che dovranno andare a comporre la “rete”, solo 6 sono compresi sotto la sigla di “Associazioni giovanili”».

E chi ci rientra invece? «Intanto, nove agenzie interinali di Castelfranco – affermano - , che con i giovani hanno a che fare certo, ma per puri scopi di lucro, come è naturale che sia. Quale affidabilità può avere la partecipazione ad un progetto che dovrebbe essere un “servizio” per i giovani, di un soggetto che esiste per costruire dei guadagni su di loro?»

Poi? «Due importanti ditte costruttrici della zona, che spesso abbiamo visto tra i soggetti coinvolti dai progetti comunali. E ci chiediamo davvero se in un progetto di questo tipo delle imprese edili fossero davvero indispensabili».

Altri esempi? «Uno studio legale e uno studio commercialistico. Davvero il Comune non ha all’interno delle sue strutture chi può dare consulenza legale e soprattutto un commercialista senza ricorrere a privati e soggetti esterni?».

Tra tutti e novanta i soggetti coinvolti, solo sei, appunto, vengono definiti associazioni giovanili. «E di questi – affermano – ben pochi lo sono veramente. Sono coinvolte le consulte giovanili di Castelfranco, Loria, Godego e Resana. Realtà molto ridotte, la maggiore delle quali, quella di Castelfranco, possiamo dire che ha un legame molto scarso con i giovani del territorio. Ci chiediamo poi che ruolo concreto avranno le consulte se noi stessi, che facciamo parte di quella di Castelfranco, siamo venuti a sapere del progetto quando tutto era già chiuso e stabilito, senza poterci mettere becco».

 



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