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16 aprile 2024

Vittorio Veneto

L'ULTIMO BIGLIETTO

Chiude il Multisala Verdi. Io c'ero

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Tiziano, Sandra e Albert dipendenti del Cinema Verdi

 

Vittorio Veneto - Domenica, ore 16.15. Il Multisala Verdi esiste ancora. Le luci dietro locandine della facciata ad esdra brillano. Ma, forse, è un'impressione, una sfida. Forse è il riverbero dei fari accesi della mia auto a renderle luminose.

Posteggio nella piazzetta dietro il cinema. Il parcheggio è vuoto. O quasi. Mi ricordo di mettere il disco orario (l'ultima volta, la mia distrazione mi è costata quanto dieci proiezioni). Mi guardo intorno: ma ci sono solo io? ci sono solo io, su 30 mila vittoriesi, a salutare l' unico, l'ultimo cinema della mia città? Folgorata dalla nostalgia, ricordo che l'ultimo film che avevo visto al Rossini (ora teatro Da Ponte) vent'anni prima era stato "Io ballo da sola".

Io, al Multisala Verdi, vado da sola. Per l'ultima volta. Mia figlia non ha voluto accompagnarmi, ma non ho bisogno di nessuno quando entro al cinema. Non mi seno affatto sola. So già che troverò altri appassionati disposti a condividere con me un commento ad alta voce. O un applauso timido al termine di una pellicola che ha fatto commuovere.

Fa caldo alle quattro e un quarto, ma mi sono portata un golfino di cotone. So che, a volte, in sala, l'aria condizionata va a manetta e che si può sentire freddo anche se fuori il caldo è insopportabile. Una volta Albert, la maschera, l'amico, mi ha chiesto (ero in sala 4, da sola) se la temperatura andasse bene. Se doveva abbassarla o alzarla. Ricordo tutto questo mentre mi avvicino alla cassa.

Sandra, alla biglietteria, ha l'aria gentile e bella e un po' mesta. Le dico che non avrei non potuto esserci oggi. Oggi è l'ultimo giorno del Multisala Verdi. Domani il cinema morirà. Resterà il suo involucro (bellissimo). Resterà il suo ricordo (carissimo). Ho visto film memorabili negli ultimi 10 anni.. ."(Segreti e bugie", solo per citarne uno cult-issimo), ho visto centinaia di ragazzi partecipare alla rassegna Viaggio nel cinema dei ragazzi, organizzata da Maria Merlo per la Fondazione di Sarmede. Ho visto il cinema vivere come cinema e come teatro.

Saluto Albert, bravissimo, appassionato e attento. Un amico. E mi offro di fare ai "sopravvissuti" di questo cinema che chiude gli occhi una foto- ricordo.

Che giornata triste. In sala quattro (la mia preferita: un salotto, allargato a tanti amici/che fortuiti) vedo Once, un film irlandese premiato a Cannes per la colnna sonora. Once che vuol dire? una volta? un tempo?

Il film è dolce e vero e un po' struggente. Come la storia di quest'ultimo cinema sopravvissuto all'indifferenza, per un po'. Ma che ora chiude gli occhi. come un gigante troppo stanco. Troppo solo.

Ciao Multisala Verdi. Grazie per le emozioni bellissime. Impagabili. Grazie ad Albert, a Sandra, a Tiziano e a tutti gli altri. Anche a Furlan (la proprietà) che ha tentato di lasciare aperto un Multisala per una? due? tre ? persone a sera...

 

Emanuela Da Ros

 

 


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