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19 aprile 2024

Treviso

AL JAZEERA A TREVISO

Venerdì la tv araba sarà in città per raccontare l'odissea della preghiera musulmana

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Treviso – Al Jazeera sbarca a Treviso per raccontare l’odissea della preghiera per i musulmani trevigiani. Le telecamere dell’emittente televisiva più potente e seguita del mondo arabo saranno nel capoluogo della Marca venerdì e sabato. Youssef Tadil, il leader spirituale della comunità islamica di Treviso, ha accettato, dopo più di un anno di richieste, di accogliere la troupe della tivù del Qatar.

“Ho sempre detto di no perchè non volevo gettare benzina sul fuoco”, ammette Tadil. Ma questa volta, le cose sono diverse. “Oggi la situazione è imbarazzante – dice Tadil - è il clima più teso che io abbia vissuto negli ultimi vent’anni, ma noi crediamo nel dialogo, crediamo che la competenza metterà a posto le cose”.

Assieme ai sindacati trevigiani, a Cittadinanza Attiva, al Centro di servizi del volontariato, e – spera l’imam – alla Chiesa e alle associazioni di categoria, ha dato appuntamento agli operatori dell’emittente venerdì 12 alle 19.30 davanti al capannone di Villorba di proprietà della comunità musulmana e nel cui parcheggio si svolgono in questi giorni le preghiere del Ramadan.

Alla colazione del tramonto, che sarà ripresa da Al Jazeera, è invitata, spiega Tadil “l’intera comunità trevigiana, per dare un buon esempio e un’immagine positiva della città”. “La politica – afferma il leader spirituale – non esprime i pensieri dei cittadini trevigiani, perchè in questa città c’è un’ottima integrazione grazie al lavoro costante di associazioni, volontari, sindacati, industriali”.

Nulla a che vedere, insomma, con le parole di fuoco pronunciate negli ultimi giorni dal vicesindaco Giancarlo Gentilini, che oggi ha ribadito che “se fosse la comunità ebraica ad aprire una sinagoga, io direi di sì, mentre agli islamici, no, perchè la loro religione sostiene l’eliminazione dell’infedele”.

Nei giorni scorsi, con i nuovi raid (scritte contro Maometto e porta scassinata) nella sede islamica di Seconda Generazione a San Liberale, la tensione è salita alle stelle.

L’obiettivo dell’imam, che ha preso ufficialmente le distanze dal muro contro muro messo in atto dai giovani musulmani di Seconda Generazione, è quello di far riprendere dalle telecamere di Al Jazeera un’altra Treviso, quella dell’integrazione nella vita quotidiana, sul posto di lavoro e nelle scuole.

“Faremo questa colazione assieme ai trevigiani – spiega Tadil – per mostrare che noi viviamo in pace con la comunità. Lancio un appello ai trevigiani affinché ci sostengano”.

Ai fedeli di Allah trevigiani, afferma Abdallah Kezraji, componente della consulta per l'immigrazione, è arrivata nelle ultime ore solidarietà da parte di sindacati, industriali, Chiesa e mondo del volontariato. “E’ la dimostrazione – spiega Kezraji – che Treviso non la pensa come i suoi politici”.

I leader sindacali del capoluogo erano accanto agli esponenti della comunità musulmana ieri per presentare l’iniziativa. Alle istituzioni, Cgil, Cisl e Uil, chiedono maggiore impegno per il dialogo e una proposta politica forte. “Altrimenti – dice Antonio Confortin della Uil – daremo vita a una manifestazione di protesta”.

In alto da sinistra: Abdallah Kezraji, Diomande Moussa, Youssef Tadil e Giancarlo Cavallin (Foto: OggiTreviso)

 


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