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20 aprile 2024

Oderzo Motta

NON LA FANNO SALIRE IN CORRIERA: IL CASO IN PARLAMENTO

L'onorevole Alessandra Mussolini: «Fatto censurabile»

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NON LA FANNO SALIRE IN CORRIERA: IL CASO IN PARLAMENTO

ROMA/MEDUNA - "Se l'episodio fosse confermato il comportamento del controllore sarebbe assolutamente censurabile, perché assolutamente privo di buon senso": così la presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Alessandra Mussolini, commenta la notizia di ieri secondo la quale a Meduna una bambina di dieci anni sarebbe stata fatta scendere da una corriera per non aver obliterato il titolo di viaggio.

"Per imporre il rispetto di una regola legittima - prosegue Mussolini - si è fatto un danno maggiore, rischiando di mettere in pericolo la sicurezza di una bambina. Come ripetiamo da anni, i diritti dei minori, e in primis quello all'incolumità, devono sempre venire prima di ogni regolamento o politica aziendale, e ci auguriamo che un caso del genere non abbia a ripetersi in futuro".

MARZIALE (ODM): «POCA TUTELA DEI MINORI»

TREVISO - "Se quanto riportato dalla cronaca corrisponde alla realtà, ci troviamo al cospetto di un'azione che definire imprudente è un eufemismo".

Lo afferma Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori (Odm) e consulente della Commissione parlamentare per l'Infanzia, sulla vicenda di una bambina di 10 anni del trevigiano che uscita da scuola sarebbe stata fatta scendere da una corriera e lasciata da sola perché non in regola con il biglietto.

"Forse - rileva Marziale - il controllore vive in un contesto ovattato e impenetrabile dall'informazione e disconosce il dibattito che imperversa sui rischi ai quali sono esposti i bambini nella società contemporanea, non ha mai sentito parlare di Yara Gambirasio, di pedofilia e di quant'altro minaccia l'incolumità dei soggetti in età evolutiva".

"Privilegiando l'applicazione rigida del regolamento aziendale alla tutela del minore - aggiunge - ha dimostrato come e quanto bisogna ancora lavorare per la piena affermazione dei diritti e del rispetto dovuto ai bambini".

 

 


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