CONEGLIANO - Dopo il tribunale distaccato di Conegliano, a rischio chiusura, nell'ambito della “spending review” è l'ospedale di neuroriabilitazione per l'età evolutiva con sede alla Nostra Famiglia di Costa.

In base alla riorganizzazione, da parte del ministero della Salute, della rete ospedaliera che porti a una riduzione di costi di gestione, a rischio chiusura in Italia sarebbero 149 strutture, i cosiddetti “mini-ospedali”. Tra questi potrebbe esserci anche l'Irccs Medea coneglianese, l'istituto per il ricovero e la cura a carattere scientifico, un istituto sanitario privato accreditato dalla Regione.

“Abbiamo appreso dalla stampa del piano di contenimento della spesa sanitaria elaborato dal Governo e siamo in attesa di conoscerne nel dettaglio i contenuti – si legge in una nota della Nostra Famiglia - solo a questo punto potremo valutarlo in tutti i suoi aspetti. Ora comunque prendiamo atto di quanto ha dichiarato il Ministro Balduzzi "che nessuna chiusura automatica di ospedali verrà imposta da Roma" e che non si tratterà di tagli "con l'accetta". Ci sentiamo comunque forti del servizio svolto dal nostro Irccs, che vede nella sua sede di Conegliano l'unico ospedale di Neuroriabilitazione per l'età evolutiva presente in Veneto, risponde ai bisogni di un ampio bacino d'utenza e rappresenta un servizio di diagnosi e cura particolarmente qualificato dal punto di vista clinico scientifico”.

L'Irccs Medea è una realtà multipolare con il presidio principale in Lombardia e poi dei poli regionali in altre regioni, tra cui appunto il Veneto con la Nostra Famiglia. Tra Conegliano e Pieve di Soligo l'istituto ha 80 posti letto accreditati con servizio sanitario (e 110 autorizzati) e qui è collocata l’unica unità per le gravi disabilità in età evolutiva del Veneto. Una struttura, la Nostra Famiglia, presente in Veneto dal 1968 e riconosciuta come un fiore all'occhiello per la cura e la riabilitazione in campo di disabilità.

L' “ospedale” della Nostra Famiglia è una realtà d'eccellenza che “attrae” anche pazienti da fuori regione (il 30% dei ricoveri effettuati in regime ordinario provengono infatti da fuori Regione). Da ricordare poi che l’attività ospedaliera è separata dai presidi di riabilitazione extra-ospedalieri che, per il Veneto, costituiscono una rete di sette centri (oltre a Conegliano e Pieve di Soligo, ci sono Treviso, Oderzo, San Donà, Padova e Vicenza) a cui fanno riferimento alcune migliaia di utenti dell’intera Regione.