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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Nubifragio a Vittorio Veneto, la turbina fa alzare il Meschio: "Sfiorata la tragedia"

Momenti di panico tra i condomini dell'ex Mulino Farina

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Nubifragio a Vittorio Veneto, la turbina fa alzare il Meschio:

VITTORIO VENETO - “Questa volta si è sfiorata anche la tragedia”. C’è stata grande paura, tra i residenti del complesso “ex Mulino Farina” di San Giacomo, domenica mattina, durante il nubifragio che ha investito la città: il sistema di chiuse della centralina idroelettrica ha fatto innalzare il livello del Meschio a dismisura, rischiando di farlo esondare.

 

Le forti precipitazioni, unite a quello che i condomini ritengono un malfunzionamento delle “porte” della turbina, ha creato una situazione di pericolo per i residenti, che fortunatamente sono usciti incolumi dalla brutta disavventura.

 

“Ci è stato riferito che la porta nord non si era movimentata perché il Meschio non aveva raggiunto il livello di guardia. Dalle immagini ci chiediamo però quale sia il livello massimo” scrivono i condomini in una lettera indirizzata al sindaco Roberto Tonon, ad Arpav e alla polizia locale.

 

 

“Inoltre uno dei contatori posto sulla chiusa era saltato” sostengono i residenti. “Le porte non si sono regolate come dovevano – testimonia una delle presenti – La paratia d’emergenza non si è aperta”. La portata d’acqua, come testimoniato dagli abitanti della zona, era “allucinante”.

 

A salvare la situazione ci ha pensato un cittadino che abita in quella zona, espero di questi impianti: è stato lui – assumendosi un’importante responsabilità – ad aprire manualmente le porte della turbina per far defluire l’acqua.

 

Il livello del Meschio è sceso immediatamente, riportando tutti alla tranquillità. Il pericolo però è stato grande: tutto il piano terra ha infatti rischiato di invaso dall’acqua, come del resto i garage, dove peraltro si trova la cabina di comando della centralina. “Se tutto questo fosse successo in piena notte non osiamo immaginare cosa avrebbe potuto fare l’acqua, cogliendo le persone nel sonno” scrivono i residenti.

 

Sul luogo sono giunti immediatamente anche i vigili del fuoco e la polizia municipale. Secondo quanto riportato dagli inquilini, sarebbero rimasti “inorriditi” dai racconti degli abitanti.

 

 

Oltre all’emergenza di domenica, infatti, i condomini sono costretti a convivere con una situazione ormai insostenibile: la centralina poggia infatti sulle stesse fondamenta del condominio, provocando vibrazioni h24 che si propagano per tutta la struttura di via Postumia. Alcune famiglie che abitano al primo piano sono state costrette ad abbandonare i loro appartamenti.

 

Dopo l’attivazione dell’impianto, avvenuto intorno a fine maggio, tutto lo stabile è stato inoltre invaso da un rumore sordo e pervasivo. Situazione a cui si aggiunge il pericolo scampato domenica: “In nove anni che abitiamo lì non si è mai riscontrata un situazione di emergenza, perché in quel ramo del Meschio l’ acqua defluiva naturalmente a valle.

 

Ora con l’ inserimento di una turbina interrata che rallenta il flusso, il livello si è notevolmente innalzato e questi sono stati i risultati” concludono i residenti.

 


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Roberto Silvestrin

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