WEB - Grillo ha reso noto, sul suo blog, il codice di comportamento per i parlamentari del Movimento 5Stelle che, dice il leader del movimento, “si ispira alla trasparenza nei confronti dei cittadini attraverso una comunicazione puntuale sulle scelte politiche attuate con le votazioni in aula”.

I parlamentari saranno tenuti al rispetto dello Statuto, riferito come “Non Statuto” e dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine “cittadina” o “cittadino”.

Secondo il documento pubblicato, l’indennità parlamentare percepita sarà di 5 mila euro lordi mensili, il residuo verrà restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà per la fine del mandato.

I parlamentari avranno, comunque, diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo. Quanto al personale di supporto ai parlamentari previsto per legge, ogni “assistente” potrà ricevere un rimborso economico fino ai 5.ooo euro lordi mensili.

I Grillini si faranno pure chiamare "cittadini", ma i privilegi rimangono quelli degli onorevoli.

A conti fatti e confrontando questi dati con lo stipendio "ordinario" (http://www.camera.it/383?conoscerelacamera=4) gli onorevoli 5 Stelle rinunceranno a circa 2500 euro netti rispetto ai loro colleghi di altri partiti.

Intanto il Movimento, prima ancora dell’insediamento delle Camere, rischia di avere già il primo deputato espulso. Alessio Tacconi, eletto nella circoscrizone estero, infatti, avrebbe violato lo statuto del movimento inviando delle lettere di campagna elettorale con la tariffa di agevolazione postale, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera dal post pubblicato sul sito europeo di Beppe Grillo.