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28 marzo 2024

Oderzo Motta

A Oderzo "Vuoti a perdere?"

Mostra e tavola rotonda organizzata dalla Cgil Treviso per riflettere sugli spazi industriali abbandonati

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A Oderzo

ODERZO – Spazi industriali abbandonati, a Oderzo apre una mostra e una tavola rotonda. Giunta alla sua terza edizione, dopo quelle passate di Treviso e Caerano di San Marco, la mostra fotografica itinerante “Vuoti a Perdere?” sarà ospitata presso Palazzo Foscolo a Oderzo dall’11 al 20 marzo.

Attraverso i sessanta scatti dell’archivio digitale ArchiSpi, selezionati tra gli oltre 2.500 sul tema, CGIL e SPI CGIL di Treviso, con il patrocinio del Comune di Oderzo, intendono contribuire al dibattito sulle aree industriali dismesse e sulle loro modalità di rigenerazione,  portando i visitatori tra capannoni e fabbriche oggi abbandonati, ma un tempo simbolo della cultura del lavoro radicata nella Marca.

E per proseguire la riflessione sul tema dell’utilizzo e della riqualificazione del territorio, con particolare riferimento agli spazi industriali e urbani dismessi, la CGIL ha in programma sabato 12 marzo, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, sempre presso Palazzo Foscolo a Oderzo, una tavola rotonda aperta al pubblico cui prenderanno parte: Carlo Pavan, architetto della Fondazione Pellicani, Chiara Tullio, ricercatrice dell’Università Ca' Foscari di Venezia, Giacomo Vendrame, Segretario Generale CGIL Treviso e Aldo Pianca, noto imprenditore
della provincia di Treviso. Moderatore, Mattia Zanardo, giornalista de Il Gazzettino. Il Sindaco di Oderzo Bruno De Luca porterà i saluti istituzionali.


“Promuovere una riflessione sulla metamorfosi di questi spazi, cartina tornasole delle difficoltà vissute dai lavoratori e dalle loro famiglie - dice Giacomo Vendrame, Segretario Generale CGIL di Treviso - significa guardare oltre i vuoti, pensare al futuro facendosi carico del cambiamento e promuovendo un nuovo modello di sviluppo, sociale e
anche ambientale. Ogni fotografia rimanda a ciò che questi luoghi non sono più, spetta a noi recuperarne il senso, perché nonostante il degrado e l’angoscia che trasmettono, rappresentando un vero e proprio patrimonio per tutto il territorio. Un patrimonio che non può essere perso, ma che va rimesso in gioco attraverso nuove strategie e nuove
regole”.



La mostra sarà aperta al pubblico per due weekend consecutivi, dal venerdì alla domenica, dalle ore 09:00 alle 12:00 e dalle ore 15:00 alle 18:00. Ingresso libero.

 

(foto d'archivio)

 



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