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28 marzo 2024

Treviso

"Offeso e ricattato", Luciano Benetton rinuncia al progetto di San Teonisto

Lavori bloccati per colpa del seminario che non concede le autorizzazioni, l'impreditore abbandona il progetto di restauro

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO – «Offeso e ricattato». Con queste parole Luciano Benetton, l’imprenditore che ha fondato con i fratelli, l’omonimo gruppo Benetton, annuncia a malincuore di voler abbandonare definitivamente il progetto di recupero dell’ex chiesa di San Teonisto.

 

Tutta colpa del seminario vescovile di Treviso che, secondo quanto riferito oggi durante una conferenza stampa dall’imprenditore Benetton, bloccherebbe i lavori. L’antica chiesa, chiusa da anni, era stato acquista dal patron di Ponzano nel 2010, dal Comune di Treviso, con l'obbiettivo di trasformarla in un centro culturale attivo del tutto simile all’attuale Fondazione Benetton, a Palazzo Bomben, per mostre, eventi, seminari, ed attività culturali a disposizione dei cittadini. Il progetto di restauro era stato affidato a all’architetto Tobia Scarpa, e aveva ottenuto il via libera anche dalla Sovrintendenza, con la possibilità di partire con il cantiere per i lavori di restauro.

«Tutt’oggi noi siamo noi siamo bloccati - spiega Luciano Benetton - per colpa del seminario che non ci concede l’autorizzazione per utilizzare temporaneamente la stradina e una piccola area adiacente, entrambe private, dove andrebbero sistemate la gru e i camion per permettere i lavori, della durata di circa un anno e mezzo». «Dall’agosto 2012, quando ho avanzato la richiesta al seminario per la concessione dell’area per svolgere i lavori, fino ad oggi nessuna risposta – continua - Solo inutili giustificazioni, tanto da mettere in discussione la capacità del mio pool di tecnici che ha lavorato al progetto, richieste assurde di visionare le autorizzazioni e altri cavilli per intralciare i lavori».

 

«Mi sento sottovalutato, offeso e ricattato – dichiara Benetton - .Per colpa di queste persone i lavori, che avrebbero portato giovamento anche alla città e ai cittadini, sono fermi da un anno e mezzo». Tra rabbia e dispiacere Benetton annuncia di voler chiudere definitivamente la partita con San Teonisto.

 

Immediata la replica del seminario vescovile di Treviso . «Ormai un anno fa il Seminario ha considerato la richiesta della Fondazione Benetton di concedere l’installazione di una gru nello spazio appartenente al Seminario. Tuttavia, prima di dare l’assenso, la Fondazione ha ricevuto la richiesta scritta il 22 agosto 2013 ove si chiedevano alcune informazioni concernenti il progetto in modo da valutare le conseguenze sulla proprietà del Seminario dopo il periodo di accantieramento», spiega in una nota Don Pierluigi Guidolin, rettore del Seminario vescovile. «Solo il 28 maggio 2014 abbiamo potuto disporre delle informazioni richieste. Dallo studio approfondito dei documenti è emerso con chiarezza che la proprietà del Seminario avrebbe avuto un significativo aggravio di servitù. Perciò il 13 giugno è stata recapitata una lettera interlocutoria che segnalava la disponibilità del Seminario a trattare le questioni sopra accennate. Questa mattina i tecnici del Seminario hanno mandato un’e-mail per fissare un incontro. Ora apprendo con stupore le dichiarazioni di Luciano Benetton di oggi. La nostra unica richiesta è che si dia inizio alla trattativa. Se Fondazione Benetton ritiene di ritirarsi dal proprio progetto – conclude - lo fa per motivi propri non perché il Seminario si sia rifiutato di entrare in trattativa».

 


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