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28 marzo 2024

Treviso

Omicidio di Fontane, due aggressori fermati dai carabinieri

Fermati in serata un cittadino romeno e uno albanese, si sono presentati in ospedale per farsi medicare

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Omicidio di Fontane, due aggressori fermati dai carabinieri

TREVISO - E’ durata poco la fuga degli aggressori sospettati di essere gli aggressori che sabato notte hanno causato la morte di Igor Iovanu di 21 anni e il ferimento di altri sette ragazzi in via Largo Molino a Villorba.

Un cittadino romeno e uno albanese, sono stati fermati domenica in serata dai Carabinieri. Uno è piantonato in ospedale dove si è presentato sabato con segni di arma da taglio, denunciando di “essere stato aggredito”; l’altro è stato individuato dai carabinieri grazie alle testimonianze di alcuni dei ragazzi.

La lite è scoppiata sabato intorno alle 22.30, nel un parcheggio di un condominio a Fontane di Villorba , dove è arrivato un gruppo di una quindicina di giovani di origine moldava, reduci da una festa per l'addio al celibato di uno di loro, e si sono fermati a chiacchierare, forse con un tono di voce troppo alto.

A quel punto, dalla finestra di un appartamento sono giunte le proteste per rumori eccessivi da parte di due o tre uomini, dei cittadini romeni secondo le prime testimonianze delle vittime, con i quali il gruppo ha avuto un alterco, poi trasceso in una promessa di rissa.

Purtroppo però, quelli che protestavano si sono procurati dei coltelli e una volta scesi dalle scale nel parcheggio hanno iniziato a tirare dei fendenti tra i ragazzi, colpendo a caso. Tutto il gruppo si è sparpagliato nelle vie intorno al condominio, attirando ovviamente l'attenzione dei residenti del posto. Gli assalitori sono scappati a bordo di un'automobile, facendo perdere le proprie tracce.

Sul selciato è rimasto esanime Igor Ojovanu, 21 anni, studente e lavoratore, assieme ad altri amici, con varie ferite da taglio. Sono arrivate quattro ambulanze del Suem 118, che hanno iniziato a trasportare all'ospedale di Ca' Foncello a Treviso i feriti, compreso il promesso sposo: sette in tutto di cui tre più gravi. Per Igor invece non c'è stato niente da fare.

Gli accertamenti, avviati dalla Compagnia dei carabinieri di Treviso, comandati dal capitano Stefano Mazzanti coordinati dal sostituto procuratore Daniela Brunetti, hanno portato al fermo, poche ore dopo, dei due sospettati: si tratta di un cittadino romeno e di uno albanese. Erano scappati in auto, ma poco tempo dopo si erano recati al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso, per farsi medicare alcune ferite da taglio, che probabilmente si erano procurati durante la rissa. Sono stati quindi condotti in caserma, in cella di sicurezza. Per ora non hanno risposto alla domande dei carabinieri. Per oggi è previsto l'interrogatorio da parte del magistrato.

 


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